Adi, per alcune famiglie i vantaggi raddoppiano: chi fa richiesta controlli il conto | Arrivano bonifici in continuazione
Il conto corrente esplode: l’Adi per loro raddoppia, pioggia di bonifici
Introdotto come misura di contrasto all’esclusione sociale, alla povertà e alla fragilità, l’Assegno di Inclusione abbreviato in Adi ha in qualche modo ereditato la platea di beneficiari del Reddito di Cittadinanza e, dal 1° gennaio 2024 ad oggi, ha sostenuto le fasce più fragili della popolazione e quelle con disabilità.
Erogato a partire dal mese seguente a quello nel quale si è presentata la domanda, si riferisce quindi ai nuclei famigliari al cui interno ci sia almeno un minorenne, una persona con disabilità, un anziano con più di 60 anni o una persona inserita in un programma di assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali.
Per quanto riguarda l’importo, questo varia a seconda del numero di componenti del nucleo famigliare e del valore di ISEE. Il minimo p di 480 euro all’anno e il massimo è di 6000 euro all’anno, cifre che vanno poi moltiplicate per la scala di equivalenza.
Per alcune famiglie, però, i vantaggi dell’Adi raddoppiano: non poteva esserci notizia migliore in vista delle inevitabili spese di dicembre! Controllate subito il vostro conto corrente: esplode di bonifici.
Raddoppiano i vantaggi dell’Adi: le famiglie più fortunate
L’Adi, come altre forme di supporto al reddito, è compatibile con altri bonus ed è proprio questa compatibilità a far gioire le famiglie italiane: se si percepisce l’Assegno di Inclusione, si può comunque continuare a ricevere anche altre agevolazioni. Innanzitutto, è compatibile con la Naspi e con la Dis-coll purché si resti nel limite dei 9360 euro di ISEE. L’importo dei sussidi, però, verrà defalcato dal calcolo dell’Assegno di Inclusione: ciò che si percepisce come disoccupazione verrà sottratto dall’Adi.
L’Adi è poi compatibile con l’Assegno Unico Universale che, per gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza, ora non viene più erogato automaticamente sulla Carta di Inclusione ma dopo la presentazione di un’apposita domanda. C’è compatibilità anche tra l’Adi e la Carta Acquisti: questa, però, costituisce reddito ISEE e quindi ne provoca un aumento, che può comportare una riduzione dell’Adi.
Come informarsi sulle compatibilità
Per capire a cosa si ha diritto in base alla composizione del proprio nucleo famigliare e al proprio ISEE ci si può rivolgere a un CAF, al patronato o allo sportello INPS. In vista del 2025, le famiglie italiane saranno chiamate a compilare una nuova dichiarazione dei redditi, fondamentale per capire qual è il reddito e quindi a quali sostegni economici si può accedere: iniziate già a raccogliere tutti i documenti.