Affitti seconda casa, se non hai ancora ricevuto il tuo codice invia un sollecito | Le multe arrivano a 8.000€

Acquistare una seconda casa

Seconda casa (DepositPhotos) Cataniaoggi.it

Hai anche tu una seconda casa? Non dimenticarti di questo codice. Potresti rischiare multe fino a 8.000€. Ma ecco perché.

A partire dal primo gennaio del 2025, sono entrate in vigore delle nuovissime regole per tutti i proprietari di una seconda abitazione. Gli affitti a breve termine, ossia inferiore ai 30 giorni, dovranno obbligatoriamente presentare questo codice.

Se dovessi dimenticartelo potresti rischiare una multa salatissima, che potrebbe farti passare la voglia di fare il furbetto. Ma ecco di cosa si tratta nello specifico.

Tra le svariate novità del 2025, troviamo anche le normative aggiornate sugli affitti brevi. I requisiti sono sempre più severi e i proprietari di una seconda abitazione non dovrebbero più dimenticarsi questo dettaglio. Si tratta del Codice Identificativo Nazionale (il CIN), il quale diventerà un obbligo a tutti gli effetti. Ma di cosa si tratta? E perché non dovresti più sottovalutare la questione?

Eccotelo spiegato dettagliatamente nel seguente articolo. Soltanto così potrai evitare di pagare una multa da urlo!

Cos’è il Codice Identificativo Nazionale

Come accennato precedentemente, il CIN diventerà obbligatorio per tutti gli affitti a breve termine e dovrà essere inserito nelle pubblicità in rete e nei contratti di locazione fisici. Questo codice si è infatti aggiunto alle linee guida stabilite dal Ministero del Turismo. Alcune regioni saranno più diligenti ad applicare questo nuovo regolamento e tra queste troviamo al primo posto la Toscana, seguita dal Veneto, la Lombardia, il Veneto, il Lazio, la Puglia e la Sicilia. Il Codice Identificativo Nazionale serve per certificare che la struttura è conforme alle normative turistiche e anche per prevenire frodi.

Se non l’hai ancora richiesto, non dovresti aspettare un secondo di più. Ma ecco come dovrai fare.

Pagare una multa
Multa da urlo da pagare (Canva) Cataniaoggi.it

Come richiedere il codice e rischi da non sottovalutare

Per tutti coloro che non hanno ancora ricevuto il CIN, potranno fare richiesta online, utilizzando la propria identità digitale e allegando la documentazione necessaria dell’immobile. Le pene per chi decide di non rispettare le nuove disposizioni variano da 800€ a 8.000€. Per esempio, anche chi non espone correttamente il CIN, sia online che nella struttura, rischia sanzioni pesantissime. Airbnb, ad esempio, ha chiarito che la mancata visualizzazione di questo codice potrebbe portare alla rimozione dell’annuncio dalla piattaforma, con multe che vanno da 500€ a 5.000€.

Insomma, se anche tu stai adibendo la tua seconda casa a degli affitti brevi, forse non dovresti più sottovalutare la questione! Il rischio potrebbe essere una multa da capogiro.