Agenzia delle Entrate, arriva la raccomandata rossa a casa: se firmi devi pagare un sacco di soldi | Stai molto attento

Busta rossa

Raccomandata rossa (Fonte: Redazione) - www.cataniaoggi.it

Cosa c’è dietro a quella raccomandata rossa dell’Agenzia delle Entrate che sta mandando in apprensione i cittadini? Bisogna fare attenzione a cosa si firma.

Un po’ come quando si vedono le persone in divisa, anche quando si sente parlare di Agenzia delle Entrate, sale l’ansia a mille nel cittadino anche se non ha fatto nulla per cui avere timore. È un meccanismo di allerta che sorge spontaneo, perché si ha sempre timore di aver compiuto qualcosa, magari inconsapevolmente, pagandone poi le conseguenze in futuro.

Sappiamo benissimo che quando arrivano particolari raccomandate dall’ente poi, le cifre sono quasi sempre a parecchi zeri, per questo è inevitabile preoccuparsi. C’è da dire che nel momento in cui si pagano le tasse puntualmente e si eseguono tutte le procedure burocratiche richieste, non c’è bisogno di allarmarsi.

Eppure, c’è una raccomandata rossa che sta facendo preoccupare molti cittadini, i quali non hanno ancora deciso se firmarla o meno, anche perché in caso affermativo bisognerà comunque pagare. Ecco di cosa stiamo parlando.

Attenzione a cosa ricevete

Prima di proseguire con il discorso di apertura, è bene che voi sappiate quante truffe attualmente stanno circolando ai danni dei cittadini. Molte a nome proprio di enti importanti quali proprio l’Agenzia delle Entrate o la Banca S.Paolo e così via. In realtà si trattano di imbrogli, di cui gli enti competenti per i quali vengono utilizzati i propri nomi in maniera illecita, non ne sanno nulla.

Per questo motivo sono molte le aziende che stanno cercando di mettere in guardia i vari clienti di agire sempre con cautela, non firmare nulla senza esserne sicuri, non aprire link da e-mail sospette, non versare denaro, non rivelare le proprie password, non emettere bonifici se richiesti al telefono e così via. È sempre meglio non fare nulla in questi casi e contattare personalmente gli enti ufficiali, soltanto ai numeri pubblicati sul loro sito e chiedere spiegazioni, soltanto così potrete essere sicuri che la procedura richiesta sia vera o meno.

Accordo, soldi
Una pratica burocratica che fa discutere (Fonte: Canva) – www.cataniaoggi.it

Una raccomandata che fa discutere

Tornando a noi, oggi parliamo di quella raccomandata rossa dell’Agenzia delle Entrate, nel senso di comunicazione urgente di cui prendere atto, in merito al Concordato preventivo biennale. Ci sono ancora pochi giorni a disposizione dei cittadini con P.Iva per decidere se accettare o meno. Ovviamente a prescindere che voi decidiate oppure no di aderire, le tasse le pagherete ugualmente.

Quest’azione non è obbligatoria, in quanto saranno i lavoratori autonomi a decidere, se accettare o meno il patto con il Fisco sulla tassazione fissa da applicare per i prossimi due anni. Fareste meglio a informarvi con il vostro commercialista, in quanto, come per tutte le cose, anche questa procedura dispone di pro e di contro da tenere in considerazione.