Agenzia delle Entrate, ecco i nuovi codici per il 730: se non metti questi la dichiarazione dei redditi è carta straccia

Agenzia delle Entrate - (cataniaoggi.it-pexels)

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Se sei un libero professionista a partita IVA devi restare informato sui codici da utilizzare per poterti mettere in regola con i fisco

A partire dal 1° gennaio 2025 entra ufficialmente in vigore la nuova classificazione dei codici Ateco, un cambiamento destinato ad avere un impatto significativo su tutte le partite IVA italiane. Questa riforma nasce con l’obiettivo di armonizzare il sistema nazionale con quello europeo, adeguandosi alla classificazione NACE Rev. 2.1 prevista dal Regolamento 2023/137 della Commissione Europea. La revisione punta a rendere più coerente la categorizzazione delle attività economiche, in particolare concentrandosi sulla tipologia di prodotto o servizio offerto.

Sebbene i nuovi codici siano ufficialmente in vigore da gennaio 2025, diventeranno obbligatori per tutti gli adempimenti amministrativi e fiscali solo a partire dal 1° aprile 2025. Questo significa che fino a quella data verrà garantito un periodo transitorio in cui coesisteranno i vecchi e i nuovi codici. Le imprese non devono presentare dichiarazioni di variazione, in quanto l’aggiornamento sarà gestito d’ufficio e comunicato attraverso i canali digitali della Camera di Commercio.

Una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione di un codice specifico per la figura dell’influencer. Fino al 2024, chi operava in questo settore doveva adattarsi a codici esistenti che non descrivevano pienamente la natura della propria attività. Con il nuovo codice 73.11.03 viene finalmente riconosciuta questa professione emergente, conferendo maggiore trasparenza e semplificando gli adempimenti fiscali per migliaia di imprenditori digitali.

Le partite IVA già attive non dovranno effettuare alcuna operazione manuale per adeguarsi alla nuova classificazione. L’Agenzia delle Entrate ha precisato che non è necessario presentare variazioni, ma resta la facoltà di aggiornare volontariamente il codice qualora si ritenga più rappresentativo dell’attività svolta. L’adeguamento automatico è stato previsto anche per facilitare la gestione delle informazioni sia da parte dei contribuenti sia delle amministrazioni.

Le istruzioni operative fornite da Agenzia delle Entrate

La Risoluzione n. 24 dell’8 aprile 2025 fornisce chiarimenti sulle modalità di utilizzo dei nuovi codici Ateco. Dal 1° aprile 2025, questi devono essere riportati in tutti gli atti, dichiarazioni e comunicazioni presentati all’Agenzia. L’accesso ai propri dati aggiornati può avvenire tramite l’area riservata del sito istituzionale, attraverso le credenziali SPID, CIE o CNS.

Anche l’Inps ha predisposto le necessarie modifiche ai propri sistemi per accogliere la nuova classificazione. Con la Circolare n. 71 del 31 marzo 2025, è stato chiarito che i nuovi codici saranno associati automaticamente alle attività esistenti, con aggiornamenti già integrati nelle procedure telematiche. Un’ulteriore novità è l’introduzione di un nuovo codice statistico contributivo per le attività di consulenza.

Codice Ateco - (cataniaoggi.it-pexels)
Codice Ateco – (cataniaoggi.it-pexels)

L’importanza di una classificazione aggiornata e precisa

Il passaggio ai nuovi codici Ateco rappresenta un’opportunità per migliorare la precisione e la trasparenza del sistema economico italiano. Un codice correttamente attribuito consente di accedere a specifici incentivi fiscali, contributivi e agevolazioni settoriali. Inoltre, una classificazione coerente migliora l’attendibilità delle statistiche economiche, utili anche per le politiche pubbliche.

La revisione dei codici Ateco si inserisce in un processo più ampio di digitalizzazione e semplificazione amministrativa, che mira a rendere il sistema italiano più competitivo e integrato a livello europeo. Con il riconoscimento di nuove professioni e l’automatizzazione degli aggiornamenti, il sistema si fa più dinamico, rispecchiando meglio la complessità dell’attuale tessuto economico.