Agenzia delle Entrate, ecco il dpcm ‘POI PAGO’: addio alle cartelle esattoriali | Paghi solo se hai disponibilità
Dì addio alle tue cartelle esattoriali, il nuovo dpcm ti fa tirare un sospiro di sollievo
Le cartelle esattoriali altro non sono che atti che l’Agenzia delle Entrate inoltra ai cittadini che devono estinguere un debito nei confronti di un ente, che può essere l’Agenzia stessa o l’INPS, così come una Regione o un Comune.
Ogni cartella contiene diverse informazioni: innanzitutto viene specificata la somma da pagare e viene formulato l’invito ad estinguere il debito entro 60 giorni dalla data di notifica. Inoltre, si specificano le modalità di pagamento, le modalità per presentare l’eventuale ricorso e quelle utili per chi desidera proporre all’ente creditore una rateizzazione.
Nel caso in cui non si estingua il proprio debito entro 60 giorni dalla notifica, alla somma da pagare si aggiungeranno le spese legate al mancato pagamento, gli oneri di riscossione e gli interessi. Dopo questo periodo, l’ente creditore può procedere con il pignoramento dei beni o con il fermo amministrativo.
In queste ultime ore, però, c’è una bella novità per quanti si trovano sulle spalle una cartella esattoriale. Il nuovo dpcm fa tirare un sospiro di sollievo: si paga solo quando c’è l’effettiva disponibilità.
Nuovo dpcm cartelle esattoriali: che bella notizia
Una delle possibilità di pagamento delle cartelle esattoriali è quella della rateizzazione. Se l’importo è molto alto, infatti, il cittadino debitore vede in questa l’unica strategia possibile per riuscire ad estinguere il proprio debito senza dover affrontare un esborso economico troppo alto in un’unica soluzione. Per rateizzare una cartella esattoriale si deve accedere all’Agenzia delle Entrate Riscossione mediante lo SPID, la CIE o il CNS e presentare un’apposita domanda: se sono presenti più cartelle, si deve specificare per quale si richiede la rateizzazione e si deve indicare anche il numero di rate che si intende pagare.
Presentata la richiesta, il cittadino riceve subito un piano di rateizzazione con tanto di moduli e bollettini per effettuare i pagamenti. Ciò che molti non sanno, però, è che è possibile saltare una rata: questo comportamento, infatti, non fa assolutamente decadere il piano di dilazione.
Cartelle esattoriali: si possono saltare le rate
Nel caso in cui la rateizzazione riguardi una cartella esattoriale ordinaria, saltare il pagamento di una rata non comporta un grosso danno: l’unica rata da pagare obbligatoriamente entro la scadenza è la prima, che va versata entro 30 giorni dall’accoglimento del piano da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La cosa importante, quando si salta una rata, è che la si versi entro la scadenza di quella successiva: da non dimenticare, però, che a questa somma versata in ritardo possono essere aggiunte sanzioni ed interessi. Il problema sussiste quando diverse rate si accumulano, che però è un’altra questione.