Appartamento in condominio, se vivi in queste condizioni ti spetta un risarcimento: il conto si riempie in un attimo
Ricco risarcimento per chi vive in appartamento in condominio. A quali condizioni
Sono tante le famiglie che vivono in condominio, in un appartamento. Questa è la scelta più diffusa in Italia perché, a livello economico, è indubbio che una soluzione di questo tipo è ben più economica rispetto alla villetta singola o a schiera, ancor di più se con un giardino.
Inoltre, essere in condominio per molti è rassicurante poiché fa sentire meno soli: i vicini di casa, per quanto li si possa conoscere superficialmente, possono essere d’aiuto in un momento di bisogno e possono dare la sensazione di essere meno esposti al rischio di furti e incursioni.
Per tutte queste persone, oggi c’è una bella notizia: chi vive in appartamento, se in determinate condizioni, ha diritto ad un risarcimento anche molto ricco. La somma può davvero consentire a tutti di tirare un bel sospiro di sollievo: cifre e requisiti.
Il risarcimento per chi vive in un appartamento in condominio
Quando si decide di andare a vivere in condominio, per quanto ciò che importa è che la casa piaccia e sia conforme alle proprie necessità, di fatto un aspetto su cui si ha poco potere ma che è cruciale per la serenità quotidiana è quello del rapporto con i vicini. È importante, infatti, cercare di avere una buona relazione con loro, fatta di gratitudine e anche tolleranza quando serve: instaurare un legame fatto di contrasti e litigi, a lungo andare, è decisamente corrosivo della serenità di tutti.
Nel caso in cui, però, si viva in una situazione molesta e in un condominio dove i rumori fastidiosi sono quotidiani, allora gli inquilini vittime di tali situazioni possono avere diritto ad un ricco rimborso. Ne è un esempio il caso di vicini di casa che tengono sempre la tv alta, che discutono quotidianamente o che fanno feste notturne: ecco i requisiti da rispettare.
I requisiti da rispettare
La legge italiana prevede che gli inquilini di un appartamento che soffrono una situazione di rumorosità molesta da parte dei vicini di casa possono avere diritto al rimborso se e solo se questi suoni superano la soglia di tollerabilità. Questa si attesta a 3.5 decibel: oltre a tale soglia, i rumori rientrano in quelli in grado di causare un disagio psico-fisico, quindi chi li vive ha diritto al rimborso.
Quando ci si trova in una situazione del genere, la prima mossa sarebbe quella di parlare con i vicini rumorosi di questa problematica. Se però la situazione persiste, allora si passa alla fase successiva che è quella lettera formale di diffida, nella quale si intima al responsabile di cessare la sua condotta se desidera evitare un procedimento giudiziario. Se, anche in questo caso, il tentativo è vano, allora è necessario ricorrere a un avvocato e procedere alla formulazione di una denuncia.