Assegno d’Inclusione, è finita: Meloni ha confermato tutto | Cancellati per sempre con effetto immediato

Pagheremo un altro canone Rai

Cerchiamo di scoprire cos’è stato cancellato dal nuovo governo in merito al discorso dell’assegno di inclusione e di altre agevolazioni inerenti. È caos tra i cittadini i quali risultano abbastanza confusi.

I rincari attuali hanno colpito tutti quanti, non solo le aziende ma soprattutto i cittadini, a prescindere dal nucleo familiare di ognuno di noi. I dati parlano chiaro sono molti coloro che hanno dovuto intaccare i propri risparmi per poter riuscire ad andare avanti con le spese di tutti i giorni.

In merito a questo scenario di difficoltà collettiva, il governo ha attuato degli aiuti, che serviranno a moltissime famiglie italiane per poter acquistare i beni di prima necessità. Naturalmente per ognuna di queste agevolazione ci sono dei requisiti minimi da soddisfare.

In questi giorni si sta parlando molto dell’assegno di inclusione e di cosa sia stato confermato e cosa no. Da quello che si è potuto capire però, sono molti gli utenti che fanno un po’ di confusione in merito a questi sostentamenti. Per questo è ora di fare chiarezza.

L’assegno d’inclusione e tutti gli altri

Prima di proseguire, volevamo fare un attimo un ripasso generale, in modo da rendere chiaro a tutti la distinzione tra le varie opzioni di aiuto emesse dall’attuale governo:

  • Assegno d’inclusione: questo sostentamento ha preso il posto del vecchio reddito di cittadinanza e prevede un aiuto economico all’inclusione sociale e professionale del soggetto che rispetta determinati requisiti come la presenza nel nucleo familiare di un minore, di una persona disabile e così via e inoltre un ISEE non superiore ai 9.360 euro;
  • Carta acquisti: è una carta di 80 euro rilasciata bimestralmente che aiuta gli aventi diritto per acquistare beni nei supermercati, negozi alimentari e farmacie/parafarmacie aderenti all’iniziativa. Per usufruire di questo aiuto oltre a dover avere un ISEE inferiore ai 8.052,75 euro, bisogna avere o un minore in casa di 3 anni o essere un over 65;
  • Carta dedicata a te: è una carta di 500 euro grazie alla quale si possono acquistare esclusivamente beni di prima necessità. L’ISEE annuo deve essere inferiore ai 15mila euro e sarà il Comune di appartenenza a selezionare gli aventi diritto.

 

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Addio a questi due beni

Dopo aver fatto un breve ripasso, sarà vostra premura informarvi al Caf di appartenenza o da chi di dovere per capire quali dei tre aiuti potrete richiedere anche perché in determinate circostanze potrete anche richiederne anche più di uno, ma ovviamente tutto dipenderà dalla vostra situazione economica.

Vi abbiamo fatto questa premessa perché alcuni confondono l’assegno d’inclusione con la carta dedicata a te che sono due cose diverse e soprattutto non è detto che se non si ha diritto a uno non si possa usufruire dell’altro. Il discorso emerso in questi giorni sui divieti di acquisto riguardano la carta dedicata a te, per la quale è previsto un elenco dettagliato sui beni di prima necessità che si possono acquistare con quei 500 euro e cosa no. Da come leggiamo, il sale e la marmellata sono stati esclusi dai bene acquistabili con le agevolazioni. Chissà come mai si chiedono in molti?