Autonomi, scatta il rimborso di 1200€ a giugno | Lo accreditano direttamente sul conto corrente

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Arriva un aiuto per i lavoratori a partita Iva che hanno un reddito basso, ecco quanto ti spetta e come ottenerlo

Il Bonus Partita IVA 2025, noto anche come ISCRO, rappresenta un importante contributo economico destinato ai lavoratori autonomi in difficoltà. Con la Legge di Bilancio 2024, questo sostegno è stato prorogato con alcune modifiche rispetto agli anni precedenti. Per accedere al beneficio, i titolari di Partita IVA devono soddisfare specifici requisiti, tra cui un’attività attiva da almeno tre anni e una riduzione del fatturato pari ad almeno il 70% rispetto alla media dei due anni precedenti.

L’ammontare del bonus ISCRO è pari al 25% del reddito semestrale dichiarato dal professionista nei due anni precedenti all’anno prima della domanda. Ad esempio, un lavoratore autonomo con un reddito annuo di 5.000 € nel 2022 dovrà calcolare il reddito semestrale dividendo tale somma per due (2.500 €) e applicare il 25%, ottenendo così un contributo di 625 € al mese per sei mesi. Tuttavia, se l’Agenzia delle Entrate non rileva alcun reddito da lavoro autonomo nei quattro anni precedenti alla domanda, il bonus non verrà riconosciuto.

Per poter beneficiare del bonus ISCRO 2025, il richiedente deve essere iscritto alla Gestione Separata INPS e avere una Partita IVA attiva da almeno tre anni. Inoltre, non deve percepire pensioni o altri sussidi legati al reddito, come NASpI o DIS-COLL. Un altro criterio fondamentale è la perdita di almeno il 70% del reddito rispetto ai due anni precedenti e il non superamento della soglia di 12.000 € di reddito annuo nell’anno precedente alla richiesta. Infine, è necessario essere in regola con i versamenti contributivi.

Il rimborso potrà essere accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario, offrendo un aiuto concreto a chi ha subito una drastica riduzione del fatturato. Questo incentivo rappresenta un’opportunità per i titolari di Partita IVA che si trovano in difficoltà economica, consentendo loro di affrontare con maggiore serenità il periodo di crisi.

Rimborso IRPEF per i lavoratori autonomi: un sollievo fiscale in arrivo

In un contesto economico difficile, caratterizzato dall’aumento dei prezzi e dall’inflazione, arriva una notizia positiva per molti lavoratori autonomi. È previsto infatti un rimborso IRPEF che può superare i 1.000 euro, offrendo un sostegno concreto a chi opera con partita IVA in regime ordinario. Questo beneficio deriva dalle detrazioni fiscali riconosciute sui redditi da lavoro autonomo e varia in base al reddito complessivo annuo di ciascun contribuente.

I lavoratori autonomi con un reddito fino a 5.500 euro potranno beneficiare di una detrazione massima pari a 1.265 euro. Tuttavia, l’effettivo rimborso dipende dall’ammontare dell’imposta versata: se questa supera l’importo dovuto, sarà possibile ottenere la restituzione della somma eccedente. Anche chi ha redditi superiori, fino a un massimo di 50.000 euro, potrà usufruire delle detrazioni, ma in misura ridotta, secondo calcoli specifici previsti dalla normativa fiscale.

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Quando e come avverrà il rimborso?

Il rimborso verrà riconosciuto durante la dichiarazione dei redditi, attraverso il calcolo del saldo annuale. In genere, i rimborsi fiscali per i lavoratori autonomi vengono erogati a partire dal mese di giugno dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento. Ciò significa che chi ha versato acconti IRPEF superiori al necessario potrà ottenere la somma spettante al momento della dichiarazione, nel momento in cui viene effettuato il conguaglio fiscale.

Il rimborso potrà essere erogato in due modalità: come credito d’imposta, da utilizzare per compensare futuri obblighi fiscali, oppure come bonifico diretto sul conto corrente del lavoratore, a seconda della scelta effettuata in sede di dichiarazione dei redditi. Questo rappresenta un’opportunità significativa per ottimizzare la propria gestione fiscale, consentendo a molti autonomi di recuperare parte delle somme versate in eccesso e migliorare la propria liquidità.