Bolletta del gas: trova un escamotage o quest’anno la paghi 300€ in più dell’anno scorso | Il 2025 sarà un massacro energetico
Fattori geopolitici, climatici ed economici sono alla base di un ulteriore aumento del gas previsto per il 2025: le previsioni sono tragiche.
La guerra tra Ucraina e Russia non ha solo incrementato le tensioni tra gli altri Paesi, ma ha anche causato un cospicuo aumento del gas.
La scelta dell’Ucraina di non rinnovare l’accordo che consentiva il transito del gas russo verso l’Europa, ha incrementato l’incertezza dei mercati europei con un conseguente aumento delle materie prime.
A risentire di tali problematiche sono stati consumatori, aziende e governi: già nel 2024 l’innalzamento del costo del gas ha dato vita a bollette salate, ma per il 2025 le previsioni non sono affatto rosee.
Secondo le stime dell’Autorità di Regolazione per l’energia (Arera), nel primo trimestre del 2025 ci sarà un aumento del 18,2% nelle bollette della luce.
Gas alle stelle: il 2025 un anno difficile
I primi dati relativi a luce e gas evidenziano un futuro difficile per tutte le famiglie che dovranno affrontare i prossimi mesi invernali. Il calo delle temperature previsto per questa stagione, spingerà molti consumatori ad utilizzare più gas con conseguenti aumenti delle bollette. Si stima, infatti, un incremento che potrebbe raggiungere i 280 euro annui a utenza. Tali ripercussioni non si abbatteranno solo sulle famiglie, ma anche sulle piccole e medie imprese.
A risentire di più dell’aumento dei costi del gas saranno le famiglie della provincia di Roma, in particolar modo i nuclei composti da quattro persone e che consumano circa 1.400 metri cubi di gas all’anno. Se la spesa attuale si aggira intorno ai 1900 euro circa, per il 2025 sono previsti aumenti che oscillano tra le 90 e le 180 euro – per il mercato libero – e gli 80 e 260 euro – per il mercato tutelato.
Aumento del gas: chi ne risentirà
L’aumento del gas non graverà solo sui consumatori, ma anche sulle piccole e medie imprese che si stanno già attrezzando per affrontare tale problematica. Ad oggi, molte aziende arrivano a consumare fino a 100 megawattora di gas all’anno, con conseguenti costi aggiuntivi che si aggirano intorno ai 1.500 euro.
Per ridurre al minimo l’impatto di questi aumenti, alcuni imprenditori hanno deciso di adottare strategie alternative per il recupero dell’energia. Al momento, una delle soluzioni possibili e meno dispendiose sembrano essere proprio le fonti rinnovabili. Ad esempio, il distretto di Civita Castellana sta già adottando delle misure preventive optando per contratti a lungo termine e installazione di impianti fotovoltaici. Una scelta, quest’ultima, che potrebbe interessare anche le famiglie e i piccoli consumatori.