Bonus caldaia 2025, cambia subito quel catorcio e mettine una nuova: è tua con lo sconto del 65%
Le vecchie caldaia causano un aumento di consumi di gas, se la vuoi cambiare arriva il bonus che ti da diritto allo sconto
La sostituzione della caldaia diventa necessaria quando l’impianto mostra segnali di inefficienza, come odori sgradevoli, rumori insoliti, o tempi di riscaldamento prolungati. Se la caldaia ha più di 15 anni, potrebbe essere obsoleta, con un impatto negativo su costi energetici e ambiente. Cambiare la caldaia durante i periodi caldi, come primavera o estate, è una scelta strategica per evitare disagi invernali.
Tra le opzioni più efficienti ci sono le caldaie a condensazione, che riducono i consumi del 30% trattenendo il calore dei fumi di scarico, e le pompe di calore, che sfruttano l’energia termica dell’aria per riscaldare. Per climi freddi, una soluzione ibrida, che combina caldaia a condensazione e pompa di calore, garantisce efficienza anche alle basse temperature. Altre alternative includono le caldaie a biomassa, che utilizzano combustibili organici come legna o pellet, riducendo le emissioni e i costi di approvvigionamento.
Nel 2025, diversi incentivi supportano la sostituzione della caldaia. Per accedere ai bonus, il primo passo è verificare i requisiti richiesti, come la classe energetica dell’impianto sostituito e la destinazione d’uso dell’immobile. È necessario registrarsi sul portale ENEA per l’Ecobonus o seguire le procedure stabilite per il Superbonus e il Conto Termico. La consulenza di un tecnico qualificato aiuta a ottimizzare i costi e garantire l’accesso alle agevolazioni.
Il costo per sostituire una caldaia varia in base a diversi fattori, come il tipo e il modello dell’impianto scelto, la potenza necessaria e le lavorazioni richieste. Ad esempio, installare una pompa di calore può includere costi aggiuntivi per verifiche tecniche e adattamenti ambientali. Altre spese riguardano il montaggio della nuova caldaia, che dipende dalla complessità dell’allacciamento al sistema di riscaldamento, e lo smontaggio e lo smaltimento del vecchio impianto. In media, la spesa complessiva per i lavori può oscillare tra i 300 e i 700 €, tenendo conto delle specifiche esigenze dell’intervento.
Rinnovare la caldaia con l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione
Nel 2025, chi desidera sostituire la propria caldaia con un impianto più efficiente può usufruire delle detrazioni offerte dall’Ecobonus e dal Bonus Ristrutturazione. Entrambe le misure prevedono una detrazione fiscale del 50% sulle spese di acquisto, installazione e interventi correlati, suddivisa in 10 rate annuali di pari importo. È fondamentale che le caldaie installate siano ad alta efficienza, come quelle a biomassa, ibride o a condensazione, e che l’intervento porti a un miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.
Con il Superbonus 2025, le detrazioni per l’installazione di nuove caldaie ibride salgono al 65%. Queste caldaie, che combinano una pompa di calore con una caldaia a condensazione almeno di classe energetica A, possono essere installate solo come lavori “trainati” da interventi principali, come l’isolamento termico. Per accedere al Superbonus, i lavori devono essere stati avviati entro il 15 ottobre 2024 e devono riguardare condomini, edifici plurifamiliari o associazioni riconosciute.
Contributi a fondo perduto del Conto Termico
Il Conto Termico 2025 offre un rimborso diretto fino al 65% per interventi su impianti a basso impatto ambientale. La percentuale varia a seconda del tipo di intervento: è fino al 40% per caldaie a condensazione e fino al 65% per impianti ibridi, a biomassa o pompe di calore ad alta efficienza. Questo incentivo è particolarmente vantaggioso perché consente un rimborso diretto per spese fino a 5.000 euro o una rateizzazione per importi superiori.
Le agevolazioni del 2025 sono strettamente legate al rispetto di criteri specifici. Con la Direttiva Case Green, gli impianti alimentati da combustibili fossili sono esclusi dai benefici. Inoltre, gli interventi devono riguardare edifici esistenti, regolarmente accatastati, e le detrazioni sono disponibili per persone fisiche, condomini e altri soggetti che sostengono direttamente le spese per migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni.