Fisco, ai nastri di partenza i controllori dell’Agenzia delle Entrate | Li sguinzagliano tutti per passare a setaccio la black list
I controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate per il Fisco saranno più massicci, soprattutto verso questa categoria di contribuenti.
A prescindere che siate pensionati, dipendenti, autonomi o disoccupati, c’è una regola generale che vale per tutti: mai mettersi contro l’Agenzia delle Entrate. D’altronde come scriveva Benjamin Franklin: “A questo mondo non v’è nulla di certo tranne la morte e le tasse”.
Per questo motivo, fareste meglio a pagare tutto quello che è dovuto, vivendo alla luce del sole, senza cadere nell’evasione fiscale perché tanto prima o dopo, come mostrano i vari fatti di cronaca, la verità viene sempre a galla.
Per combattere ciò, dal 2025 i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate per il Fisco saranno ancora più approfonditi, monitorando maggiormente questa categoria di contribuenti. Cerchiamo di capire meglio cosa sta succedendo.
La promozione della compliance fiscale dall’Agenzia delle Entrate
Siamo in un’era in cui i controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate, sono ancora più intensi, per cercare di combattere l’evasione fiscale che come sappiamo è una piaga per la Società, soprattutto per quella cospicua cifra in meno che entra nel tesoretto dello Stato. Più il bilancio è in negativo infatti e più le tasse aumentano per cercare di risanare il debito pubblico.
Detto ciò, in questi ultimi tempi, per cercare di promuovere la compliance fiscale, i controlli del Fisco sono più stringenti, soprattutto per i contribuenti che non hanno aderito al concordato preventivo biennale, la cui adesione infatti è stata più bassa del previsto.
I controlli più serrati del Fisco
Come mai i controlli dell’Agenzia delle Entrate per il Fisco sono diventati più serrati, concentrandosi soprattutto in questa particolare categoria di contribuenti? Ebbene, come riportano da ispacnr.it, gli accertamenti si sono intensificati soprattutto verso i titolari di Partita IVA che non hanno partecipato al concordato preventivo biennale, cioè lo strumento che offre la possibilità di regolarizzare la propria situazione fiscale, grazie alle condizioni agevolate per pagare i debiti.
Come ha annunciato però il Direttore Carbone, non ci saranno liste selettive, bensì le operazioni fiscali saranno indirizzati sull’analisi del rischio e quindi verso quei contribuenti che presentano casi anomali. Se la vostra situazione è limpida e non avete nulla da nascondere, potrete stare tranquilli. Ricordiamo che per aderire al concordato avrete tempo fino al 31 marzo 2025 e inoltre che gli esercenti che si appoggiano al regime forfettario non potranno aderire a questa agevolazione nel 2025, visto che questa possibilità è attivabile solo per l’anno di imposta del 2024.