Giorgetti lascia la busta paga 2025 sotto l’albero: è piena di nuove tasse | 1000€ strappati dalle nostre tasche
La nuova Legge di Bilancio prevista per il 2025 non farà passare un buon Natale a molti lavoratori, i quali dovranno dire addio in busta paga a 1000€.
Come sempre, a prescindere da chi arriva al governo, vediamo quella consueta pratica del togliere da una parte per dare all’altra. Insomma bisogna far quadrare i conti, motivo per cui, non sempre questo bilanciamento va a favore dei lavoratori, oseremmo dire quasi mai.
In questo periodo poi stiamo affrontando una fase molto delicata, in quanto il numero dei pensionati è maggiore rispetto al numero dei nuovi nati. I lavoratori giovani sono sempre meno rispetto a chi è prossimo a lasciare il lavoro, tant’è che in molte circostanze si paga il dipendente affinché prosegua con il suo impiego anche oltre la data pensionistica.
In questo modo il famoso cambio generazionale non avviene e chi le paga quindi le pensioni future? Per questo motivo, questi tagli presenti e contestati nella nuova Legge di Bilancio 2025, per cui la Cgil ha indetto uno sciopero per il 29 novembre, farà vedere nelle buste paga degli italiani, 1000€ in meno, da come è emerso.
La Legge di Bilancio 2025 ha diviso la popolazione
Come possiamo leggere da money.it, questa nuova Legge di Bilancio 2025 è stata aspramente criticata dalla Cgil, la quale ha indetto, come vi dicevamo, uno sciopero per il 29 novembre, per contestare alcune norme previste nella nuova normativa che andrebbero a penalizzare economicamente una vasta fascia di lavoratori, come fanno sapere dal sindacato.
Attualmente questo nuovo progetto del governo Meloni è al vaglio di approvazione e se non verrà modificato entro la data di approvazione, la cancellazione della decontribuzione, come si legge sul Fatto Quotidiano, non porterà sicuramente buone notizie ai lavoratori.
La preoccupazione dei lavoratori
La nuova Legge di Bilancio 2025 prevista dal governo Meloni, non è stata ancora approvata e ha già diviso l’opinione pubblica, in quanto, secondo quanto rivelato dall Cgil e riportato da money.it: “Con il passaggio dalla decontribuzione alla fiscalizzazione dei benefici, la stragrande maggioranza dei lavoratori non solo non vedrà 1 euro in più in busta paga, ma ci perderà pure: fino a 200 euro annui sotto i 35.000, e con punte di perdita anche di oltre 1.000 euro in alcune fasce”.
Come si legge poi dal Fatto Quotidiano: “l’aliquota Inps tornerà per tutti a 9,19% quindi tutti pagheranno più contributi. Questo, inoltre, abbasserà il reddito imponibile ai fini Irpef; nella fascia tra i 15.500 e i 16.600 euro lordi lo farà ritornare nello scaglione inferiore ai 15 mila euro…”, con tutte le penalizzazioni del caso. Non ci resta quindi che attendere l’inizio dell’anno per capire quali saranno le nuove direttive in merito.