Hai un contratto da dipendente? | Nuova TASSA sullo stipendio: da lunedì il Fisco ti mangia vivo
Se hai un contratto da dipendente, il lavoratore dovrà tenere conto di quella tassa sulla retribuzione che tutti quanti devono pagare se si trovano in questa circostanza.
Checco Zalone lo voleva intensamente il posto fisso e come lui milioni di italiani, i quali ogni anno sperano di poter firmare quel contratto che dovrebbe sistemarli per tutta la vita fino alla pensione, anche se sappiamo benissimo che i nuovi contratti non sono poi così tutelati come quelli dei nostri genitori, ma questa è un’altra storia.
A ogni modo, dipende sempre dal tipo di lavoro che si desidera intraprendere o che si trova (c’è anche da dire questo), sono molte le mansioni che prevedono un contratto da dipendente, ovviamente non teniamo conto di tutti coloro che sono autonomi o che presentano comunque un contratto che si rinnova di anno in anno o precari.
Per chi quindi dispone di questo tipo di contratto, è bene sapere che in questa particolare circostanza, dovrà pagare la tassa sulla retribuzione. Ecco qual è lo scenario di cui parleremo oggi.
Il TFR: differenze tra privato e pubblico
Il TFR cioè il Trattamento di Fine Rapporto è il capitale che spetta al dipendente che può essere più o meno alto, in base agli anni di servizio in quella determinata azienda, il cui datore di lavoro ogni mese metterà da parte una specifica quota che sarà restituita (non interamente in base alle tasse da applicare) in caso di licenziamento, fine del contratto o pensionamento. Dopo 8 anni di lavoro continuativo presso un’azienda, il dipendente di un’azienda privata ne potrà richiederne un anticipo, soltanto in situazioni specifiche.
Queste sono: acquisto della prima casa; sostenimento delle spese sanitarie; spese parentali o per congedi di formazione e per le spese di ristrutturazione. Ovviamente per conoscerne meglio i dettagli dovrete chiedere al vostro datore di lavoro. Ricordatevi che questa possibilità è soltanto per il settore privato, in quanto i dipendenti della Pubblica Amministrazione non potranno chiedere un anticipo del loto TFR, se non quello finanziato dalla banca o dall’Inps. I dipendenti della P.A., potranno averlo soltanto al termine della loro attività lavorativa entro i tempi previsti nel loro settore.
La tassa sulla retribuzione
Per chi non lo sapesse, qualora foste dipendenti del settore privato, se avete lavorato almeno 8 anni per la stessa azienda, per le situazioni sopra descritte, potrete chiedere un anticipo sul vostro TFR, precisamente il 70% della cifra maturata fino al momento della richiesta. Sappiate però che questa transazione non è priva di costi, in quanto vi verrà decurtata una tassa dalla vostra retribuzione.
La tassa calcolata al momento della richiesta dell’anticipo sarà soltanto provvisoria, in quanto dovrete attendere al momento della fine della vostra attività lavorativa per sapere la tassazione prevista che vi verrà tolta, tenendo conto di quello che avevate già pagato, al momento della liquidazione del TFR.