Il Prelievo Forzoso fa paura: ti congelano il conto e resti senza soldi | Controlla il tuo saldo subito
Attento, così ti prosciugheranno il conto corrente: è il Prelievo Forzoso.
Oggi come oggi, avere un conto corrente consistente è per molti un’utopia. La vita di tutti i giorni, infatti, ha un costo non indifferente: i beni alimentari di prima necessità, così come le bollette relative alle utenze domestiche o i carburanti sono aumentati di prezzo in modo notevole.
Dall’altro lato, però, gli stipendi e in generale le entrate economiche di ogni famiglia sono sempre uguali e questo genera un globale impoverimento che sta colpendo tutti, chi più e chi meno a seconda della propria situazione di partenza.
I più fortunati, comunque, riescono a tenere sul proprio conto corrente qualche migliaio di euro da destinare alle emergenze, quindi da non usare nella vita di tutti i giorni ma questo non è per tutti, considerando le spese attuali. Per queste persone, e in generale per tutti, oggi c’è il rischio del Prelievo Forzoso: ecco cos’è.
Cos’è il Prelievo Forzoso e chi lo rischia
Oggi parliamo del pignoramento del conto corrente, altrimenti detto Prelievo Forzoso. Questo può essere messo in atto da diverse persone: chiunque abbia un titolo esecutivo può infatti richiedere questo pignoramento poiché, di fatto, il conto corrente è tra i beni mobili del soggetto. Ovviamente, però, non succede in modo casuale e indistinto ma quando il titolare ha accumulato dei debiti e non osserva il rimborso che è stato pattuito. In questo caso, la banca deposita in Tribunale la richiesta di decreto ingiuntivo, che viene ricevuta dal titolare del conto corrente: a partire dalla data di ricezione della notifica, si hanno 40 giorni per saldare il debito.
Se però non si effettua questo pagamento entro quaranta giorni, si riceve un atto di precetto. Questo consiste nell’ultimo avviso di pagamento, che ha come limite di tempo dieci giorni: al fine di questi, si procede con il pignoramento esecutivo. Ecco cosa succede a questo punto.
Come funziona il pignoramento esecutivo
Quando scatta il pignoramento esecutivo, le Poste o la banca presso cui si ha il conto corrente preleva l’intera somma dovuta in un’unica soluzione o mediante sottrazioni mensili, finché si raggiunge la cifra pattuita. Questo accade quindi quando non si pagano multe, tasse o altri debiti e non si rispettano le scadenze dei 40 giorni e dei 10 giorni.
Nel caso in cui il soggetto debitore abbia un conto corrente cointestato con qualcun altro, per esempio il coniuge, si pignora solo il 50% della somma presente.