IMU, ho studiato il sistema per pagarla il 50% in meno: puoi farlo anche tu, ti serve solo questo foglio obbligatorio

IMU - (cataniaoggi.it-pexels)

IMU - (cataniaoggi.it-pexels)

L’imposta sugli immobili di proprietà va pagata in ogni caso, anche se la casa è disabitata o inagibile, ma c’è un trucco per risparmiare

La proprietà di un immobile, fatta eccezione per la prima casa non considerata abitazione di lusso, comporta il pagamento annuale dell’IMU. Questa imposta municipale, con aliquota variabile a seconda del comune, è dovuta da tutti i proprietari di immobili, indipendentemente dal loro utilizzo. Tuttavia, molti si chiedono se l’IMU debba essere pagata anche nel caso in cui la casa sia disabitata.

La risposta dipende dalle condizioni dell’immobile e dalla normativa vigente, che prevede alcune eccezioni e riduzioni in situazioni specifiche. Nel caso di una seconda casa agibile, l’IMU deve essere pagata integralmente anche se l’abitazione non è occupata o utilizzata per lunghi periodi. La legge non considera il fatto che l’immobile sia disabitato come motivo sufficiente per esentare il proprietario dal pagamento della tassa.

Questo vale anche per case usate come investimento, non locate o situate lontano dalla residenza del proprietario. La proprietà implica automaticamente l’obbligo di versare l’IMU, salvo i casi previsti dalla normativa. L’IMU, infatti, è un’imposta, e non una tassa, e rientra nel calderone dei balzelli che siamo chiamati a pagare per finanziare i cosiddetti servizi indivisibili, come ad esempio la pubblica sicurezza. Al fine del versamento, quindi, non importa se l’immobile è utilizzato o meno, ma solo che in teoria sia utilizzabile.

Sulla seconda casa, in ogni caso, è possibile godere di una riduzione dell’IMU in alcune circostanze. Qualora l’immobile sia concesso in comodato d’uso gratuito a un familiare in linea retta, genitore o figli, che la utilizzi come abitazione principale è previsto uno sconto sull’imposta a patto che il proprietario risieda nello stesso Comune in cui è ubicato l’immobile. In questo caso è prevista una riduzione dell’IMU del 50%.

Riduzioni dell’IMU per gli immobili inagibili

Se l’immobile è dichiarato inagibile, il proprietario può beneficiare di una significativa riduzione dell’IMU, che può arrivare fino al 50% dell’importo totale. L’inagibilità deve essere certificata secondo precisi criteri, come gravi danni alla struttura, rischi di crollo, mancanza di infissi, allacciamenti non funzionanti o condizioni igienico-sanitarie non conformi. Anche una casa destinata all’abbattimento rientra in questa categoria. Tuttavia, è importante sapere che, nonostante la riduzione, l’imposta è comunque dovuta.

Per essere dichiarata inagibile, una casa deve presentare specifiche problematiche strutturali o funzionali. Tra queste, lesioni a muri portanti o al tetto, solette compromesse, rischio di crolli, o l’assenza di requisiti minimi di abitabilità come infissi o allacciamenti alle reti idriche e fognarie. Questi problemi devono essere accertati e documentati, poiché solo una certificazione ufficiale permette di accedere alla riduzione dell’imposta.

IMU - (cataniaoggi.it-pexels)
IMU – (cataniaoggi.it-pexels)

Come comportarsi per ottenere la riduzione dell’Imu

I proprietari di case disabitate e inagibili devono presentare la documentazione necessaria al comune di competenza per richiedere la riduzione dell’IMU. È fondamentale rispettare le tempistiche e fornire prove adeguate delle condizioni dell’immobile, come perizie tecniche o certificazioni.

Si ricorda inoltre che il solo distacco delle utenze domestiche non fa in modo che una casa venga dichiarata inagibile e quindi l’IMU va versata. Anche in caso di difficoltà economiche, il mancato pagamento dell’imposta senza un’adeguata giustificazione può comportare sanzioni, rendendo indispensabile una gestione accurata della situazione fiscale.