“Mi faccia vedere le foto” | Signora va in comune, ma non le fanno pagare l’IMU: è troppo brutta
Come mai a questa signora non hanno fatto pagare l’IMU dopo aver visto la foto? La bruttezza in questo caso le ha salvato il portafoglio, ecco di cosa parliamo.
Per quanto gli italiani possano risparmiare nel corso dell’anno, ci sono alcune tasse fisse dalle quali non potranno avere scampo, in quanto quelle, arrivano sempre puntuali come un orologio svizzero.
Ovviamente non tutti pagano le stesse cifre e le stesse imposte, anche perché alcune riguardano le proprietà di ogni singolo cittadino e anche il reddito, in quanto, grazie all’ISEE, c’è chi dovrà pagare di più, chi di meno e chi sarà addirittura esente.
In merito all’IMU ci sono diverse clausole per cui un cittadino dovrà o meno pagarla e per alcuni tutto è dipeso dalla foto mostrata in comune. Cosa c’entra la bruttezza in questo frangente? Ve lo spieghiamo noi.
Il pagamento dell’IMU
Facciamo un passo indietro, in quanto rilasciamo qualche informazione utili, per tutti coloro che non sono a conoscenza di questa tassa. Infatti, non tutti dovranno pagare l’IMU (Imposta Municipale Propria), in quanto dovranno versarla soltanto coloro che posseggono determinati immobili (fabbricati, terreni agricoli, aree fabbricabili). Nel corso degli anni questo pagamento ha subito diverse modifiche, arrivando a quella del 2014 che prevede l’esenzione per chi è proprietario soltanto dell’abitazione principale accatastate nelle categorie, A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e in merito alla TASI.
Nella Legge di Bilancio del 2020 infatti, questa ultima tassa è stata accorpata all’IMU, rendendola di fatto un’unica imposta. Per tutti coloro che non saranno esenti dal pagamento, dovranno versarla in due rate, una entro giungo e la secondo entro dicembre.
La fotografia della salvezza
Sveliamo il motivo per cui una signora andata al comune, dopo aver mostrato la foto della sua proprietà non ha pagato l’IMU. Dopo aver visto quella stalla, anche un po’ fatiscente, la signora ha tirato un sospiro di sollievo, in quanto non soltanto chi è proprietario dell’abitazione principale, delle categorie catastali sopra descritto sarà esente da questo pagamento, ma anche altre tre categorie lo sono.
Parliamo infatti della categoria C/2, inerente a magazzini e depositi, della categoria C/6, inerente a stalle, scuderie, autorimesse e rimesse e infine della categoria C/7, inerente a tettoie chiuse o aperte. A prescindere dalla bruttezza dell’immobile quindi, qualora la vostra proprietà rientrasse in queste categorie, potrete risparmiare i soldi della tassa e investirli nei regali di Natale. Per questo motivo fareste sempre meglio a informarvi da un professionista del settore, per evitare di incorrere in inutili sanzioni.