Nuova trattenuta in busta paga | Addio ad 1/5 dello stipendio: Giorgetti rivuole indietro le ‘caramelle’
Il Ministro dell’Economia e della Finanza Giorgetti ha già messo in chiaro le cose: da adesso sarà possibile trattenere 1/5 di stipendio.
In queste ore ha parlato il Ministro dell’Economia e della Finanzia italiano Giorgetti. Le sue parole hanno spaventato migliaia e migliaia di lavoratori. Da adesso ci sarà una nuova trattenuta in busta paga, corrispondente ad 1/5 dello stipendio.
Ma di che cosa si tratta? E perché in queste ore non si sta parlando d’altro? Non ci resta che scoprirlo nel seguente articolo.
Le trattenute in busta paga sono sempre di più e, oggigiorno, migliaia di famiglie non riescono ad arrivare con facilità a fine mese. In queste ore il Ministro Giorgetti ha dato l’ennesima batosta agli italiani e il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) parla chiaro. Andando ad analizzare il documento è possibile notare un dettaglio veramente destabilizzante.
Sembrerebbe che il lavoratore, in alcune specifiche situazioni, potrebbe vedersi pignorato il proprio stipendio. Ma ecco perché.
Tutto quello da sapere sul TUIR
Come spiegato all’interno del TUIR, il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori di genere. All’interno di queste “somme” riconosciute troviamo anche i cosiddetti fringe benefits, ossia tutti quei beni o servizi che il lavoratore riceve durante il periodo previsto dal contratto. Quello che però non tutti i lavoratori sanno, o perlomeno danno per scontato, è che in realtà il datore di lavoro può decidere se pignorare o meno lo stipendio e i fringe benefits del proprio dipendente. La motivazione? Può capitare che il lavoratore non cooperi nell’adempimento di un debito personale e dunque, veda una riduzione del proprio stipendio.
A quanto ammonta però la cifra che potresti vedere scomparire dal tuo stipendio mensile? Ecco quanto deciso dal Ministro Giorgetti.
Di quanto viene pignorato il lavoratore
La cosiddetta esecuzione di pignoramento dovrà essere notificata dal datore di lavoro, il quale procederà poi con la trattenuta in busta paga sulla retribuzione netta. Secondo il TUIR, il debito potrà essere risarcito in sei diverse modalità: 1/5 dello stipendio per i debitori ordinari, una quota decisa da un giudice per i debitori alimentari, 1/5 dello stipendio per i debitori esattoriali, 1/10 per coloro che guadagno fino a 2.500€ mensili, 1/7 per coloro che guadagnano fino a 5.000€ e 1/5 per gli stipendi superiori a 5.000€.
Insomma, se anche tu pensi di poter fare il furbetto con il tuo datore di lavoro, sappi che da adesso potresti vedere centinaia di euro in meno nella tua busta paga!