Pagheremo anche la ‘tassa castagne’ | Palazzo Chigi si è svegliato così: vogliono 260€ da ogni famiglia
Un’altra tassa per gli italiani, questa volta più di 250 euro: altro che castagne
Non sono mesi facili, quelli che stanno vivendo gli italiani. La spesa di tutti i giorni, infatti, è sempre più cara e lo stesso si può dire per i carburanti dell’auto e per le bollette relative alle utenze di casa. In tutto ciò, però, gli stipendi sono sempre uguali a sé stessi e questo impone enormi sforzi per le famiglie, per fare in modo che a nessuno manchi niente.
In questi giorni, il governo sta lavorando sulla Legge di Bilancio 2025 e qualcosa sta già trapelando. Per i pensionati, ad esempio, potrebbero esserci buone notizie poiché la rivalutazione annuale dei cedolini in base all’inflazione potrebbe essere applicata già a dicembre, diversamente dal solito. Dall’altro lato, però, gli italiani dovranno sborsare dei soldi: arriva la tassa castagne.
260 euro da ogni famiglia: che batosta!
Ciò che il governo aveva promesso per il 2025 era il taglio delle tasse che, però, secondo quanto trapela dalla Legge di Bilancio a cui il governo sta lavorando potrebbe non esserci. Non c’è da aspettarsi una manovra straordinaria rispetto a quelle passate poiché si caratterizzerà per molte conferme già attese dalla popolazione, quindi che stupiranno ben poco. Dall’altro lato, però, le poche ed inevitabili novità che ci saranno potrebbero sconvolgere non poco i cittadini, soprattutto se appartenenti al ceto medio: per loro, a cui il Governo aveva promesso un taglio delle tasse, potrebbero esserci cambiamenti amari.
Ciò di cui si era parlato era una riduzione dell’aliquota del secondo scaglione dal 35% al 33% o un ampliamento dello scaglione stesso fino a 60mila euro, quando oggi si ferma a 50mila euro. Di tutto ciò, però, non si sa quanto verrà effettivamente realizzato, a causa dei non abbondanti fondi a disposizione. Una cosa praticamente certa, però, c’è: alle famiglie verranno chiesti più soldi.
Si deve iniziare a risparmiare
Le persone più penalizzate da questa nuova Legge di Bilancio saranno quelle con redditi dai 50mila euro in su, cioè chi già l’anno scorso non hanno avuto alcun vantaggio dalla rimodulazione dell’Irpef. La scelta di applicare la franchigia di 260 euro sulle detrazioni, infatti, di fatto ha totalmente annullato qualsiasi risparmio che si potesse avere sull’Irpef. Per quanto in Italia viga un sistema di tassazione progressivo, di fatto va a colpire chi guadagna di più e questo può essere problematico se si vuole favorire la crescita economica della nazione.