Stai morendo di fame? Per il Governo devi pagare tu per tutti gli altri | UFFICIALE la ‘tassa dei poveri’
Una tassa per i più poveri, sono loro a doverla pagare. Oltre il danno, la beffa
Non viviamo un’epoca storica facile, dal punto di vista economico. Molte famiglie negli ultimi anni si sono trovate ad affrontare pesanti rincari sui beni di prima necessità con gli stessi soldi di sempre; in alcuni casi, addirittura, all’aumento dei prezzi della spesa, delle bollette e del carburante si è aggiunto un calo dello stipendio o la tanto temuta cassa integrazione.
In un contesto del genere, le tasse sono un tasto molto dolente. Sebbene i governi che si sono succeduti nella storia abbiano sempre promesso di abbassare le tasse, di fatto questo è difficile da concretizzare perché anche lo Stato, nei periodi di crisi, affronta difficoltà non da poco.
A farne le spese, però, alla fine sono sempre i cittadini e soprattutto quelli che appartengono ai cedi medio-bassi, poiché non possono godere di una stabilità economica tale da permettere loro di affrontare con più serenità i rincari sui beni di prima necessità e su tutto ciò che serve per stare bene fisicamente e psicologicamente.
Oggi, per di più, parliamo di una ‘tassa per i poveri’ che appesantirà ulteriormente le spalle già affaticate di chi non arriva a fine mese: di che cosa si tratta e perché esiste.
La nuova ‘tassa per i poveri’, una bastonata
Al momento, il governo guidato da Giorgia Meloni è al lavoro sulla Legge di Bilancio 2025, che influenzerà molto le economie personali e famigliari dei cittadini italiani lungo i prossimi 12 mesi. Al momento, l’argomento cruciale è la volontà dell’esecutivo di imporre meno tasse al ceto medio, obiettivo che si vorrebbe raggiungere mediante un intervento sull’Irpef e, nello specifico, sull’aliquota al 35% per chi guadagna da 28mila a 50mila euro.
Chi guadagna più di 28mila euro, quindi, nel 2025 potrebbe essere baciato dalla fortuna poiché si potrebbe trovare a dover versare meno tasse: secondo le ipotesi, infatti, l’aliquota si potrebbe abbassare di due punti percentuali e passerebbe quindi dal 35% al 33%. Se per il ceto medio è una bella notizia, però, non lo è per chi non arriva a guadagni da 28mila euro o più.
Ne beneficiano solo i ricchi
In generale, il tema di questa Legge di Bilancio ma non solo è quello di ridimensionare le tasse per chi ha guadagni che vanno dai 28mila euro in su. Anche chi ha entrate oltre i 50mila euro, infatti, potrebbe giovare di un taglio delle tasse.
Dall’altro lato, però, è probabile che invece non venga toccato niente per le famiglie che hanno redditi che non raggiungono i 28mila euro. Mentre chi è più ricco di loro si troverà a versare meno, loro invece pagheranno sempre gli stessi importi.