Stanco del lavoro? Calderone apre il sito-salvezza: basta fare richiesta e ti riempiono di soldi | Due requisiti
La salvezza per chi non ne può più del lavoro: tutto merito di Calderone
Uno dei tanti problemi che i lavoratori italiani denunciano in merito alla propria condizione è quella relativa al raggiungimento della pensione, traguardo che si sposta sempre più in avanti e che di fatto costringe a proseguire nelle proprie attività professionali anche fino a 70 anni ed oltre.
Anche chi riuscirebbe ad andarci ad un’età congrua, spesso sceglie di proseguire a lavorare poiché altrimenti andrebbe a prendere troppi pochi soldi nel cedolino mensile e questo è un altro problema della società di oggi, che deve scontrarsi con un costo della vita di tutti i giorni decisamente alto.
Oggi, però, abbiamo una bella notizia per quanti del lavoro non ne possono proprio più. Questo sito è una salvezza ed è tutto merito di Maria Elvira Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali nel governo Meloni dal 2022.
Devi fare domanda entro il 21 ottobre
Il decreto ministeriale 188 del 25 settembre di quest’anno, emanato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha fornito tutte le indicazioni da seguire in merito alle cessazioni di servizio di personale docente e personale Ata dal 1° settembre 2025. Se, per quanto riguarda i dirigenti scolastici, la domanda può essere presentata fino al 28 febbraio 2025, per gli insegnanti, gli educatori e gli Ata, invece, il termine finale è fissato al 21 ottobre di quest’anno, quindi c’è poco tempo. Questa scadenza è da intendersi valida sia per le dimissioni volontarie da servizio, sia per quelle di permanenza in servizio affinché si raggiunga il minimo contributivo. Chiunque invii la domanda entro la data appena descritta, avrà l’effetto di cessare il proprio servizio dal 1° settembre 2025.
Nel settore scolastico, le regole per il pensionamento sono diverse rispetto a quelle che vigono per tutti gli altri lavoratori. I dipendenti pubblici che lavorano a scuola, infatti, hanno un’unica finestra d’uscita ed è fissata al 1° settembre di ogni anno.
Bisogna presentare due domande
Chi desiderasse cessare il proprio servizio il 1° settembre 2025 deve presentare due domande. La prima è quella da compilare e inoltrare entro il 21 ottobre di quest’anno e la seconda, invece, è da inviare all’Inps. Quest’ultima può non essere contestuale alla presentazione di istanza di dimissioni volontarie; il suggerimento, però, è di inviarla entro la fine di febbraio dell’anno prossimo. In questo modo, l’Istituto la potrà lavorare con anticipo e potrà assicurare che l’assegno verrà liquidato contemporaneamente alla decorrenza della pensione.