È stato bollinato l’emendamento del governo al Decreto Superbonus.
I primi due sono di ampliamento della misura:
“Articolo 1-bis (Fondo per sostenere gli interventi di riqualificazione nei territori interessati dagli eventi sismici)
“Articolo 1-ter (Contributo per la riqualificazione energetica e strutturale realizzata dagli enti del terzo settore, dalle onlus, dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale).
Nasceranno, dei fondi dedicati – dall’importo alquanto ridotto 35 e 100 milioni – per sostenere gli interventi edilizi nelle aree terremotate nell’anno 2025 e da usare per interventi di riqualificazione. Si allarga l’uso della cessione del credito e dello sconto in fattura in aree (escluse dall’originario DL 39) dell’Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Ischia e provincia di Catania. La misura prevede il riparto delle predette risorse tra i Commissari straordinari. Per l’accesso al contributo, i soggetti interessati presentano, in via telematica, una istanza ai Commissari straordinari.
Per onlus, organizzazioni di volontariato e altri enti del Terzo settore c’è invece un fondo da 100 milioni di euro, sempre per il 2025. In entrambi i casi si tratta di stanziamenti a fondo perduto, e saranno dei decreti successivi da emanarsi entro 60 giorni, a chiarire nel dettaglio come saranno distribuiti questi soldi concretamente.
Seguono poi altri due articoli che prevedono una forte restrizione della misura.
Articolo 4-bis (Misure di razionalizzazione e coordinamento delle agevolazioni fiscali in edilizia)
Articolo 4–ter (Attività di vigilanza e controllo degli enti comunali in relazione agli interventi di cui all’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34)
Questi due articoli contengono le seguenti restrizioni:
Da ultimo l’Articolo 9-bis (Disposizioni finanziarie) relativo alle coperture finanziarie.
Gli interventi miglioreranno sicuramente i conti dello Stato, spostando in avanti negli anni le problematiche affrontate, mettendo in difficoltà banche e imprese, che vedranno mortificati i propri piani d’impresa. Le banche con dure restrizioni si vedranno indotte a fermare ogni nuova operazione, e anche se “soffriranno” in termini finanziari non dovrebbero far ricadere tali costi sui propri correntisti, dati i grandi utili prodotti negli ultimi 2 anni, ma si sa anche, che le società non sono mai sazie.
Per le imprese si porranno tanti problemi e su più fronti. I contratti che prevedevano la possibilità di una monetizzazione bancaria che sarà negata. I contratti impostati su detrazioni utilizzabili in 4 anni che si diluiscono in 10 anni, e tante altre contraddizioni, che non faranno altro che aumentarne il contenzioso.
Il mercato delle cessioni si fermerà, questo sarà forse inevitabile, ma era quello che il Governo cercava.
Allegato: Troverete l’emendamento del Governo Superbonus al seguente link.
https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=19&id=1417953&idoggetto=1414461
Dott. Mirco Arcangeli Comm.sta in Catania e Milano
Website www.mircoarcangeli.com
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