Tajani approva un grosso bonus per gli italiani | Ma c’è la trappola: devi guadagnare quanto un ingegnere
Nuovo bonus, è ricchissimo ma si deve guadagnare una cifra astronomica
In Italia la situazione economica di molte famiglie non è fiorente. Ad affliggerle, infatti, i rincari che caratterizzano pressoché ogni settore della vita quotidiana, dalla spesa al supermercato fino al pieno di carburante per l’auto, passando per i vestiti fino alla tecnologia.
Dall’altro lato, a causa di una molteplicità di fattori tra cui la pandemia, le guerre che affliggono il mondo e la crisi economica globale molte famiglie hanno da qualche anno entrate ridotte o, comunque, non hanno goduto degli aumenti che gli avrebbero permesso di affrontare con più serenità i rincari attuali.
In un contesto del genere, i bonus promossi dal governo fungono da veri salva-vita per moltissimi nuclei famigliari in crisi. Oggi parliamo di quello proposto da Tajani, davvero interessante ma con un inghippo che sta già facendo discutere.
Il bonus di Tajani: qual è il problema
Nel 2025, chi guadagna più di una certa cifra potrebbe godere di un’importante detassazione. È questo uno dei punti su cui il governo sta discutendo in questi giorni in sede di Legge di Bilancio 2025. Tajani, in effetti, già all’inizio di quest’anno aveva annunciato che il prossimo taglio Irpef avrebbe favorito il ceto medio, così che si sarebbe ridotta la pressione fiscale che grava su chi ha redditi non bassi.
Le medesimi intenzioni le ha poi confermate anche Maurizio Leo a distanza di diversi mesi da questa prima proposta: la strada già iniziata lo scorso anno e indirizzata verso l’alleggerimento delle tasse e del peso che grava sul ceto medio proseguirà anche l’anno prossimo. L’ipotesi che sta prendendo sempre più piede, quindi, è quella di un passaggio dell’aliquota dal 35% al 33% per chi guadagna dai 28mila ai 50mila euro all’anno.
Tutte le ipotesi
Se da un lato si parla della diminuzione dell’aliquota per chi ha un reddito tra i 28mila e i 35mila euro all’anno, dall’altro si ipotizza anche un intervento che ampli il secondo scaglione, attualmente dai 28mila ai 50mila, che quindi vuole essere esteso fino ai 60mila. Così facendo, verrebbe tassato al 43% solo ed unicamente chi prende più di 60mila euro all’anno.
Di fatto, però, a causa delle risorse messe a disposizione per la Legge di Bilancio 2025 e della loro limitatezza, non sarà possibile agire sia sulla diminuzione dell’aliquota per chi ha un reddito tra i 28mila e i 35mila che sull’ampliamento del secondo scaglione di reddito. Si vedrà, quindi, come evolveranno queste proposte.