TARI disintegrata da Salvini: la monnezza non dovrà più pagarla il cittadino | Addio alla tassa inutile
La TARI non sarà più un problema: tutto merito di Matteo Salvini
La TARI è una tassa che devono versare i cittadini italiani al proprio Comune per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti. L’importo dipende dal Comune presso cui si trova l’immobile, quindi l’abitazione o il locale di cui si è proprietari, nonché dalla quantità dei rifiuti prodotti, secondo le tabelle rese note da ogni ente sul proprio sito web.
Questa tassa è inevitabilmente una di quelle che pesano e preoccupano gli italiani poiché, anche se singolarmente l’importo può non essere eccessivo, se sommata a tutte le altre imposte da versare diventa un bel macigno che di fatto azzera gli stipendi mensili. Fortunatamente, però, c’è chi può dirgli addio: tutto merito di Matteo Salvini.
Addio alla TARI, è tutto vero: grazie a Salvini
Matteo Salvini, leader della Lega e Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, in questi giorni con tutto l’esecutivo è alle prese con la prossima Legge di Bilancio, che molto influirà sulla serenità economica delle famiglie italiane e su ciò che dovranno sborsare l’anno prossimo. Il 2024, però, deve ancora concludersi e prima di pensare al 2025 è necessario concludere di pagare le imposte relative all’anno in corso, come la TARI. Innanzitutto, è importante sapere che questa tassa va versata da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo un locale o un’area scoperta adibita a qualsiasi uso che è suscettibile di produrre rifiuti urbani.
Di fatto, quindi, questa tassa va versata da chi utilizza concretamente l’immobile: in caso di contratto di affitto, la TARI va pagata dagli inquilini poiché detengono un locale, a titolo di affittuari, suscettibile di produrre rifiuti. Ci sono dei cittadini, però, che ne sono del tutto esenti.
Loro la TARI non la devono pagare
Se è vero che in caso di affitto la TARI va pagata dagli inquilini dell’immobile e non dal proprietario, questo è valido se e solo se il contratto di locazione supera i 6 mesi. Nel caso in cui, quindi, il soggiorno per contratto duri di meno, allora la TARI va comunque pagata dal proprietario. Non si tratta della reale permanenza nell’immobile ma della durata contrattuale.
Nel caso in cui l’inquilino non versi la tassa che gli spetta, poiché ha un contratto d’affitto superiore ai 6 mesi, allora il proprietario non è tenuto a versare la TARI: l’Agenzia delle Entrate, in questa situazione, invierà infatti una cartella di avviso di pagamento all’affittuario.