TARI, hai pagato più di quello che avresti dovuto | Controlla se il tuo Comune ti ha gonfiato la bolletta del 10%
Vuoi sapere se hai pagato più di quanto avresti dovuto in merito alla bolletta della TARI? Controlla se il tuo Comune ha gonfiato la bolletta.
Per quanto il cittadino non sia d’accordo, volente o nolente, le tasse bisogna pagarle. Alla fine il rapporto che abbiamo con lo Stato è un dare avere: loro ci danno delle concessioni e noi per mantenere i nostri privilegi, paghiamo le imposte in base al nostro reddito familiare.
Fortunatamente molte spese sono proporzionate in base all’ISEE, al tipo di casa acquistato, al tipo di auto, al numero dei componenti del nucleo familiare e così via. La TARI è una di quelle imposte che bisogna necessariamente pagare per poter evitare spiacevoli conseguenze con l’Agenzia delle Entrate.
Eppure, in questi giorni si sta parlando molto di quel possibile rimborso, qualora vi foste accorti di aver pagato troppo. In molti parlano di bollette gonfiate, sarà veramente possibile?
Che cos’è la TARI
Ricordiamo per chi non la conoscesse che la TARI altri non è che la tassa che si paga per la gestione dei rifiuti in Italia, la quale varia in base al numero di residenti in casa, alla grandezza della stessa e così via. Come anche l’IMU, la TASI e l’IUC, anche questa fa parte dei tributi comunali da versare ed è nata nel 2014, sostituendo le vecchie TARSU, TIA e TARES.
Come riportano da investireoggi.it, una cittadina ha espresso il suo disappunto in merito alla cifra che deve pagare di TARI ogni anno e alla sua perplessità sulla regolarità della bolletta, per questo motivo ha chiesto come fare per ottenere il rimborso della stessa. Ebbene, ecco qual è il controllo da fare per saperlo.
Ecco quando vi spetta il rimborso
Ci sono state alcune circostanze per le quali i cittadini hanno pagato più di quello che avrebbero dovuto per la TARI, motivo per cui, molti sui social parlano di bollette gonfiate da parte del Comune. Sarà veramente così? Facciamo chiarezza.
Come rivelano da investireoggi.it, c’è soltanto un motivo per cui avreste diritto al rimborso del tributo pubblico, e si verifica quando il Comune applica l’IVA all’importo dovuto. Essendo questa una tassa è come se aveste pagato doppia Imposta sul Valore Aggiunto. Basta anche solo un 10% per ottenere immediatamente un rimborso. Qualora vi foste resi conto di aver subito tale ingiustizia, dovrete inoltrare una domanda scritta al vostro Comune, inserendo la cifra pagata con l’illegittima IVA applicata alla suddetta cifra.