Usi il computer per lavorare? Devi pagare la tassa sanguinosa | Peggio delle buste di plastica al supermercato
Non bastava la tassa sulle buste di plastica al supermercato. Adesso se lavori al computer sei fregato. Preparati a sborsare!
Il lavoro d’ufficio è sempre stato un sogno fino a questo momento! In queste ore è infatti divenuta virale la notizia che vedrebbe il cambiamento in negativo di una tassa. Non bastavano più le buste di plastica al supermercato aumentate di prezzo, adesso anche tutti coloro che lavorano al computer sono fregati!
A terrorizzare una buona fetta di italiani è stato infatti il disegno della Legge di Bilancio 2025. Ecco come potrebbero cambiare le cose.
Purtroppo si sa, oggigiorno le tasse sono aumentate dappertutto e moltissime famiglie faticano ad arrivare a fine mese. In queste ore si è sentito parlare della cosiddetta web tax, la quale riguarda tutti coloro che fatturano dei guadagni dal mondo digitale. Stando al nuovo disegno della Legge di Bilancio 2025, anche l’editoria e l’informazione potrebbero rischiare tasse salatissime.
Nonostante la web tax non sia una novità, da quest’anno le cose potrebbero peggiorare ancora di più.
Come potrebbe cambiare la web tax dal 2025
Dalla nuova manovra di Bilancio 2025 è possibile notare alcuni cambiamenti per quanto riguarda la web tax. Sembrerebbe che, al contrario di quanto citato nel 2018, adesso saranno comprese anche le soglie di fatturato non elevate. Come mostrato da Money.it, il testo evidenzia che: “Sono soggetti passivi dell’imposta sui servizi digitali i soggetti esercenti attività d’impresa che realizzano ricavi derivanti da servizi digitali di cui al comma 37 nel territorio dello Stato”. Tra le ripercussioni più importanti vediamo sicuramente quella nel mondo dell’editoria. Anche per quanto riguarda le piccole e medie imprese, questa tassa potrebbe inevitabilmente complicare le cose.
Se quindi anche tu lavori dietro ad un computer (per il mondo dell’informazione o dell’editoria), allora le cose potrebbero cambiare in negativo.
Cosa ne pensa il mondo dell’informazione, dell’editoria e della stampa
Purtroppo, come evidenziato finora, questa web tax andrà a colpire moltissimo anche il mondo dell’informazione digitale. Se prima questa tassa era indirizzata unicamente verso le grandi operatrici del web (aiutando così le piccole imprese ad emergere), questa Legge di Bilancio 2025 ha ribaltato completamente le cose. La stessa Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha criticato questa tassa estesa, la quale toglierà unicamente delle risorse necessarie al mondo dell’informazione. Infine, l’Ordine dei Giornalisti ha dichiarato: “L’estensione della web tax a tutti gli operatori dell’informazione, indipendentemente dalle loro dimensioni, è una scelta ingiustificata e incomprensibile”.
Insomma, non ci resta che vedere come andranno le cose e se la web tax diventerà davvero un problema così grande per una buona fetta della popolazione italiana.