Caffè, la macchinetta mi ha fatto saltare il cuore in gola | Non ne posso bere più neanche uno, questo errore mi stava costando la salute

Caffè - (cataniaoggi.it-pexels)
Il caffè è al contempo un alleato per la salute ma preso in eccesso può far male, scopri quando è il caso di fermarti
La caffeina è un alcaloide naturale presente non solo nel caffè, ma anche in altri alimenti come tè, cacao, cola, guaranà e mate, seppur in quantità minori. Questa sostanza psicoattiva, la più consumata al mondo, è conosciuta per i suoi effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale, aumentando l’attenzione e la vigilanza. Oltre a questo, la caffeina agisce sulla respirazione, favorisce la diuresi e stimola la lipolisi. Il suo sapore amaro può influenzare il gusto delle bevande a seconda delle concentrazioni presenti. Pur essendo generalmente sicura se assunta in quantità moderate attraverso cibi e bevande comuni, dosi elevate possono risultare pericolose e, sebbene difficilmente raggiungibili con il solo consumo alimentare, possono portare a conseguenze gravi.
Un consumo eccessivo di caffeina può causare una forma di dipendenza nota come “caffeinismo”, caratterizzata da sintomi quali tachicardia, nervosismo, insonnia, cattiva digestione e reflusso gastroesofageo. Alcuni studi hanno evidenziato le difficoltà che alcune categorie di persone – come cardiopatici, ipertesi, individui con disturbi d’ansia o donne in gravidanza – incontrano nel ridurre o eliminare la caffeina dalla loro dieta, nonostante la consapevolezza dei rischi per la salute. L’American Psychiatric Association ha riconosciuto ufficialmente il “Disturbo da uso di caffeina” come un problema clinico, ponendo l’accento sulla necessità di maggiore consapevolezza riguardo ai rischi legati a un consumo incontrollato di questa sostanza.
Il consumo di caffeina è diventato una pratica quotidiana, specialmente tra studenti e lavoratori che cercano una spinta extra per affrontare giornate intense. Il caffè, in particolare, è visto come un rimedio immediato contro la stanchezza, favorito anche dalla crescente presenza di caffetterie che propongono svariate opzioni, spesso presentate come salutari. Tuttavia, il confine tra un consumo moderato e uno eccessivo è sottile e può avere implicazioni sulla salute cardiovascolare.
Secondo la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, fino a 400 milligrammi di caffeina al giorno sono considerati sicuri per la maggior parte degli adulti sani. Questo equivale a circa quattro tazze di caffè filtrato, dieci lattine di soda o due bevande energetiche. Tuttavia, uno studio presentato all’American College of Cardiology ha evidenziato che superare questa soglia potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiache, anche in soggetti sani.
I risultati dello studio sull’impatto cardiaco
La ricerca, condotta su 92 adulti sani, ha rivelato che il consumo regolare di più di 400 mg di caffeina al giorno può alterare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. Secondo Nency Kagathara, autore principale dello studio, un’assunzione eccessiva può compromettere il sistema parasimpatico, responsabile del rilassamento del corpo, provocando ipertensione e aritmie. Le donne urbane, in particolare quelle in ruoli aziendali, sono risultate tra le maggiori consumatrici di caffeina.
Anche se la FDA e la Mayo Clinic continuano a sostenere che 400 mg di caffeina al giorno sono generalmente sicuri, lo studio di Kagathara suggerisce maggiore cautela. Il dottor Benjamin Hirsh, direttore di cardiologia preventiva al North Shore University Hospital, pur non essendo coinvolto nella ricerca, ha definito i risultati “persuasivi” e ha sottolineato che un consumo cronico eccessivo può aumentare il rischio di ipertensione e altri disturbi cardiovascolari.

Le conseguenze dell’ipertensione indotta dalla caffeina
L’ipertensione è una delle principali cause di malattie cardiache, insufficienza renale e declino cognitivo. L’assunzione eccessiva di caffeina può contribuire allo sviluppo di questa condizione, specialmente in persone predisposte o con stili di vita sedentari. Per prevenire i rischi, gli esperti consigliano di monitorare il consumo di caffeina, praticare attività fisica regolare e mantenere una dieta equilibrata.
Pur essendo un valido alleato contro la stanchezza, la caffeina va consumata con moderazione. Se si avvertono sintomi come palpitazioni, insonnia o nervosismo, potrebbe essere il segnale di un’assunzione eccessiva. Prestare attenzione alle fonti nascoste di caffeina, come tè, cioccolato e bevande energetiche, è fondamentale per evitare superamenti involontari della soglia consigliata. Essere consapevoli dei propri limiti aiuta a sfruttare i benefici della caffeina senza compromettere la salute.