Coca Cola ritira migliaia di pallet contaminati da clorato | Come sapere se quella che hai in casa è sicura
Maxi richiamo dei prodotti Coca Cola in seguito alla scoperta di livelli eccessivi di clorato: cosa è accaduto e quali paesi sono coinvolti.
Finisce sotto la lente d’ingrandimento Coca Cola, una delle più grandi aziende produttrici e distributrici di bevande analcoliche e concentrati di sciroppi a livello mondiale.
La società, che prende il nome dal suo prodotto più conosciuto, produce anche tantissime altre bevande come Sprite, Fanta, Fuze Tea, Minute Maid, Nalu, Royal Bliss e Tropico.
Sono proprio queste ultime che sono state ritirate dal mercato in seguito ad analisi che hanno evidenziato una presenza eccessiva di clorato.
Il richiamo riguarda le lattine e le bottiglie in vetro prodotte nello stabilimento del Belgio, ma è bene conoscere i codici di produzione dei lotti delle bevande “incriminate” per stare alla larga da questa sostanza tossica.
Clorato nella Coca Cola: cosa è successo
Considerata la bevanda più bevuta in tutto il mondo, la Coca Cola è uno dei prodotti che si acquistano abitualmente al supermercato. Amatissima da molti, additata come deleteria per la salute da tanti altri, è finita nelle ultime ore al centro della cronaca mondiale per il ritiro di lotti prodotti in Belgio. Dalle analisi effettuate sulle lattine e le bottiglie in vetro di Coca Cola, ma anche Sprite, Fanta, Fuze Tea, Minute Maid, Nalu, Royal Bliss e Tropic, è emerso un elevato contenuto di clorato.
Si tratta di un composto chimico imparentato con il cloro che può essere presente negli alimenti come contaminante. Ciò accade perché si tratta di un residuo che si genera durante il processo di depurazione dell’acqua utilizzata sia per la pulizia nell’industria alimentare, sia per la disinfezione degli alimenti di origine vegetale. In passato, il suo utilizzo era consentito come principio attivo nei prodotti fitosanitari o come disinfettante, ma ora nell’Unione Europea è vietato per tali scopi. È quindi considerato un pesticida non autorizzato, una sostanza tossica che può avere effetti negativi sul sangue e sui reni.
I lotti di Coca Cola ritirati dal mercato
I Paesi coinvolti nel ritiro dei lotti dei prodotti Coca Cola sono Belgio, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, Francia e Lussemburgo. Si fa riferimento alle bevande che sono state messe in commercio dallo scorso novembre e che vengono identificate con il codice di produzione che va da 328 GE a 338 GE, che si trova sul fondo della lattina o sul collo/etichetta della bottiglia di vetro.
Si tratta di un grosso quantitativo di lotti e, come chiarito da Coca-Cola Europacific Partners Belgium, la maggior parte degli articoli “invenduti” era già stata rimossa dai negozi e l’azienda stava continuando ad adottare misure per eliminare quelli ancora in circolazione.