Pesticidi nell’acqua in bottiglia: controlla di non aver acquistato l’acqua contaminata | I test parlano chiaro
Contiene pesticidi, le analisi parlano chiaro: allarme acqua in bottiglia
Soprattutto d’estate, con le temperature roventi alle quali ormai dobbiamo tutti abituarci, è necessario bere di più. Il caldo, infatti, ci fa sudare e disidratare, quindi è fondamentale reintegrare i liquidi persi mediante un’idratazione quotidiana sufficiente per il nostro fabbisogno fisiologico, che è diverso in base al sesso e all’età.
In generale, comunque, un adulto sano dovrebbe bere non meno di 1,5/2 litri di acqua al giorno; è del tutto indifferente se naturale o frizzante, l’importante è berla. Sebbene oggi molti, soprattutto per questioni ambientali, abbiano deciso di bere l’acqua del lavandino così da ridurre la circolazione di plastica, molti si affidano ancora a quella in bottiglia.
Se anche tu sei di questa seconda scuola di pensiero e settimanalmente ti rechi al supermercato per comprare la tua cassa d’acqua, c’è qualcosa che dovresti assolutamente sapere: contiene dei pesticidi.
Pesticidi nell’acqua, cosa sapere
Un’indagine svolta da Il Salvagente ha portato alla luce qualche problema relativo ad alcune acque in bottiglia. I dati, infatti, rivelano che il 77,7% delle acque minerali testate presenta delle tracce di pesticidi. Si tratta ovviamente di residui che stanno ben al di sotto delle soglie di legge, stabilite a 0.1 microgrammi al litro per singola sostanza, ma comunque se ne attesta la presenza. Il Salvagente ha analizzato 18 campioni di marchi diversi di acqua in bottiglia ed ha riscontrato, in 14 casi, contaminazioni da fitofarmaci. In alcuni casi sono presenti anche tre o quattro principi attivi che possono rivelarsi nocivi, tra cui alcuni potenzialmente cancerogeni ed altri noti come interferenti endocrini.
La ricerca, secondo il Comitato per il diritto alla salute, è sconcertante. Da un lato, infatti, rivela che in Italia c’è una contaminazione diffusa e profonda e il problema parte già alle sorgenti. Dall’altro, le aziende si difendono dalle accuse sostenendo che i controlli, eseguiti sulla base degli elenchi di inquinanti forniti loro da Arpa, danno esiti ottimi.
Come difendersi da questi problemi
Per difendersi da questi problemi, l’unica arma a disposizione dei cittadini è l’informazione. Continuare a seguire il caso, informandosi in merito alle specifiche analisi condotte sull’acqua che si beve in casa propria, è l’unico modo che consente di capire cosa effettivamente ci sia nelle bottiglie e cosa si rischia. Si sottolinea, comunque, che tutto ciò che è messo in commercio è sicuro e che, se si dovesse scoprire una contaminazione certa con sicuri effetti negativi sulla salute, il prodotto verrebbe immediatamente ritirato.