Sono in tutto tre, i fermi eseguiti dalla Digos a Palermo per finte vaccinazioni anti-Covid all’hub della Fiera del Mediterraneo dietro pagamento. Gli indagati, tra cui una infermiera addetta alle vaccinazioni, avrebbero concluso quello che la Procura definisce “un accordo corruttivo” in base al quale la donna, dietro al pagamento di una somma in denaro, avrebbe effettuato finte punture. Allo stato attuale, sembra escluso il coinvolgimento dei medici operanti nell’hub e dei funzionari responsabili.
La Procura ha disposto il sequestro preventivo dei dati informatici inseriti nella piattaforma nazionale ‘Digital green certificate’ del ministero della Salute attraverso la quale vengono rilasciati i Green pass: una mossa per bloccare i ‘certificati verdi’ degli indagati.
Secondo gli investigatori, il modus operandi era sempre lo stesso: l’infermiera svuotava la siringa preparata precedentemente in una garza in cotone e inseriva l’ago nel braccio del destinatario del finto vaccino senza iniettare alcunché. La Digos ha filmato tutto, compresi i contatti tra chi doveva sottoporsi alla finta vaccinazione e l’infermiera. Tra i fermati, ci sarebbe anche il leader locale dei no-vax. I reati contestati sono di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato.
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