La Sicilia sta vivendo una delle più gravi crisi idriche degli ultimi anni, con un impatto significativo sulle province di Agrigento, Catania e Palermo. La situazione è aggravata da precipitazioni ben al di sotto delle medie storiche, che hanno portato all’asciugamento dei fiumi e al prosciugamento di diversi invasi.

Per far fronte a questa emergenza, la Regione Siciliana ha deciso di semplificare le procedure per il rilascio delle autorizzazioni per l’attingimento di acqua non potabile. Tuttavia, la proposta di razionamento dell’acqua da parte dell’AMAP, l’Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo, ha incontrato l’opposizione del governo regionale, che ha sollecitato una maggiore collaborazione tra le istituzioni per trovare soluzioni alternative.

Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha smentito le voci secondo cui i turisti stiano lasciando l’isola a causa della crisi idrica, definendo tali notizie come fake news²³. Nonostante ciò, la preoccupazione per un possibile calo del turismo rimane alta, soprattutto nelle aree più colpite dalla siccità.

La crisi ha messo in luce anche problemi strutturali, come dissalatori non funzionanti e dighe incomplete, che contribuiscono alla gravità della situazione. La gestione dell’acqua in Sicilia è complicata da decenni di cattiva gestione, con perdite che in alcune zone arrivano a sfiorare il 70%.

In questo contesto difficile, la Sicilia si trova a dover bilanciare le esigenze di conservazione dell’acqua con la necessità di sostenere l’agricoltura e il turismo, due pilastri fondamentali dell’economia dell’isola.

Gli agricoltori e i cittadini in Sicilia stanno reagendo alla crisi idrica con preoccupazione e richiedendo azioni immediate. La Regione Siciliana ha adottato “misure straordinarie” per il settore agricolo, snellendo le procedure per il rilascio delle autorizzazioni per l’attingimento di acqua non potabile a scopi non domestici. Questo intervento riduce i tempi burocratici da 60 a soli 5 giorni, permettendo alle aziende agricole e zootecniche di accedere rapidamente alle risorse idriche necessarie per continuare le loro attività produttive.

Tuttavia, gli agricoltori soffrono a causa delle spese in aumento e della quantità di acqua per irrigare i campi sempre più esigua. La siccità sta facendo strage di coltivazioni, e la situazione è descritta come seria. Inoltre, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha descritto la situazione come “drammatica”, sottolineando la necessità di urgenti interventi statali per migliorare le reti e i sistemi di approvvigionamento idrico e per sensibilizzare i cittadini a un uso più razionale della risorsa.

In risposta alla crisi, sarà avviata una “campagna di sensibilizzazione” dei cittadini a un uso più consapevole e responsabile delle risorse idriche. Queste misure mirano a mitigare l’impatto immediato della crisi e a promuovere una gestione sostenibile dell’acqua a lungo termine.