Mazzata a poche ore dalla busta paga: TAGLIATI 75€ per tutti gli italiani | Restano allo Stato
Sono molti gli italiani che dopo aver appreso questa notizia sono rimasti senza parole, in quanto si vedranno detrarre 75 euro quest’anno e 100 anno il prossimo. Ecco che cosa sta succedendo.
La questione degli stipendi è un discorso molto delicato, in quanto ci sono alcuni Stati dopo il corrispettivo è in linea con le mansioni svolte e altri, dove è al di sotto. L’Italia purtroppo è uno di quei Paesi dove gli stipendi sono tra i più bassi, per questo motivo sono molti coloro che provano a crearsi un futuro migliore in un’altra Nazione.
Il problema principale è il fatto che gli stipendi non sono mai in linea con il tipo di professione svolta e soprattutto le cifre minime dovrebbero essere più alte. Senza fare un dibattito, ma è assurdo il fatto che un calciatore, senza togliere nulla al suo lavoro ovviamente, prenda cifre esagerate per tirare calci a un pallone e i medici e gli infermieri che salvano vite, si debbano accontentare delle briciole e di esempi così potremmo farvene molti.
Per questo stupisce ma in realtà neanche poi tanto il fatto che quei tagli colpiranno come sempre la classe dei lavoratori, i quali si vedranno detratti 75 euro. Ecco che cosa sta succedendo.
La decisione dello Stato
Molte volte capita che per trovare i soldi per pagare tasse o altre spese, chi di dovere pensa bene di spremere ancora di più la classe dei lavoratori che a stento riescono ad arrivare a fine mese. Spesso sarebbe semplice abbassarsi un po’ quella loro paga che termina con diversi zeri ogni mese evitando così di diminuire fondi che servono ai cittadini per andare avanti.
Ma alla fine è sempre stato così, la storia di Robin Hood ne è un classico esempio e in merito a questi nuovi tagli sono molti quelli che sono insorti, sindacati inclusi, i quali non vedono di buon occhio questa decisione. A comunicare questa decisione è stata la Flc Cgil in un comunicato del 23 settembre, nel quale veniva illustrato questa nuova direttiva.
La riduzione della Carta del Docente
I docenti di ruolo, in quanto per le figure precarie il discorso è ancora in stallo, hanno sempre ricevuto quella che viene definita come Carta del Docente. Generalmente gli insegnanti avevano a disposizione 500 euro da utilizzare per l’acquisto di beni e servizi legati alla formazione professionale. Come possiamo leggere su money.it, da quest’anno ai quei 500 euro ne saranno detratti 75 euro, arrivando così a prendere 425 euro.
Dal 2027, come si legge nel comunicato si abbasserà fino ai 400 euro. Il dibattito prosegue, come finirà questa storia, ancora non si sa.