“Ancora una volta la Sicilia viene descritta come paradigma degli sprechi e delle disfunzioni amministrative. Non voglio nascondere i problemi presenti nella mia regione ma è mio dovere fare chiarezza su quanto espresso nella trasmissione di Rete 4 ‘Fuori dal coro’ di ieri sera, per riportare tutto nell’alveo della verità dei fatti”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che si sofferma innanzitutto sulla vicenda della mancata fornitura del farmaco a una bambina di 7 anni di Palermo. “Il problema – chiarisce – era dovuto alla difficoltà di reperimento del farmaco, ma è stato prontamente risolto: appreso il caso, infatti, l’Azienda sanitaria ha provveduto alla consegna a domicilio del medicinale e ha chiesto alla madre della bambina gli scontrini per il rimborso delle spese sostenute fino a quel momento”. “Legare questa vicenda a presunti sprechi della Regione – puntualizza il governatore – è quantomeno improprio e fuorviante, specie nel momento in cui il mio governo si sta impegnando proprio per il miglioramento e la modernizzazione di strutture ospedaliere in una logica di uso sapiente delle risorse disponibili e di una sanità più vicina ai cittadini”.
Schifani, per quanto riguarda i nosocomi al centro dell’attenzione della trasmissione, sottolinea che “il Ferrarotto di Catania era una vecchia struttura in disuso da anni. Le attività sono state trasferite nel nuovo e modernissimo San Marco, nel quartiere di Librino, che è in grado di garantire quei livelli di prestazioni ai quali i cittadini hanno diritto, al pari di tutti gli altri italiani”. Sul Polo pediatrico di Palermo, il governatore ha dato da subito un “forte impulso” all’iter per la ripresa dei lavori. “Uno dei miei primi atti da presidente – dice Schifani – è stato quello di dare disposizione di riavviare le procedure per il completamento dei lavori che erano fermi da anni. Adesso è stata trovata la copertura economica con fondi statali e già la settimana prossima tutta la documentazione sarà inviata al ministero della Salute per ottenere il via libera all’utilizzo delle somme. Nelle prossime settimane sarà pronto il progetto esecutivo aggiornato nei prezzi e, a quel punto, si potrà procedere a bandire l’appalto con gara europea”.