Addio a Mons. Di Bella: una vita dedicata alla Chiesa e alla comunità

Si è spento il giorno di Natale 2024, all’età di 88 anni, Mons. Di Bella, figura centrale della Diocesi di Acireale. Lo scorso agosto aveva celebrato i suoi 64 anni di sacerdozio, un lungo cammino al servizio della Chiesa e della comunità. Nato ad Aci Catena il 3 luglio 1936, fu ordinato sacerdote il 14 agosto 1960 dall’allora vescovo Mons. Salvatore Russo, nella parrocchia di Santa Lucia di Aci Catena.

I funerali, presieduti dal vescovo Mons. Antonino Raspanti, si terranno venerdì 27 dicembre alle ore 15:30 nella Basilica Cattedrale di Acireale. Il vescovo Raspanti lo ricorda con parole di profonda stima: “Mons. Di Bella è stato un uomo di Dio, un esempio di dedizione, umiltà e amore per il prossimo. La sua vita è stata un dono prezioso per la nostra diocesi.”

Un ministero ricco e poliedrico

Mons. Di Bella iniziò il suo servizio sacerdotale come Vicario Parrocchiale a Sant’Isidoro Agricola di Giarre, dove si dedicò alla formazione cristiana dei giovani e riorganizzò l’Oratorio parrocchiale. Nel 1974 entrò nell’Ordinariato Militare, dove per vent’anni fu Cappellano militare, ricoprendo anche il ruolo di Vicario per la Sicilia. Tornato in diocesi nel 1995, guidò l’Ufficio Missionario, fu delegato per l’Ecumenismo e successivamente direttore della Caritas diocesana.

Riconoscimenti e incarichi

Nel 1986 fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere dal Presidente della Repubblica, un riconoscimento per il suo impegno civile e religioso. Fu Vicario Generale della Diocesi dal 2002 al 2012 e, nello stesso periodo, diresse l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici. Come Canonico del Capitolo Cattedrale e poi Prevosto, Mons. Di Bella lasciò un’impronta significativa nella gestione della vita ecclesiastica.

Negli ultimi anni, si dedicò come Amministratore Parrocchiale a Santa Maria delle Grazie in Maugeri e come Cappellano presso l’Istituto San Giuseppe e le Suore Serve della Divina Provvidenza di Lavina.

Un’eredità spirituale indelebile

Mons. Di Bella lascia un’eredità fatta di fede, servizio e amore per la comunità. La sua memoria resterà viva nel cuore della diocesi e di tutte le persone che hanno beneficiato del suo instancabile impegno pastorale.