Agorà: il sindaco di Caltagirone, “comune parte civile”
“Esprimo un sentito plauso all’autorità giudiziaria e ai carabinieri per l’articolata operazione che, nel porre un forte argine all’opera della criminalità organizzata, delinea un quadro allarmante sull’azione di Cosa Nostra nel Distretto di Catania, chiamando in causa anche il territorio di Caltagirone e presunte responsabilità di dipendenti comunali (non destinatari di misure cautelari, ma di informazioni di garanzia) che, se accertate nel prosieguo delle indagini, avviate nel 2016, ci indurranno ad assumere ogni iniziativa possa rivelarsi utile per la tutela del Comune e della collettività”.
E’ la dichiarazione del sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo in relazione all’operazione “Agorà”, con cui, su delega della Procura distrettuale, i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Siracusa hanno dato esecuzione, nei territori di Catania, Siracusa e Caltagirone, a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catania, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a carico di 56 persone per complessivi 26 capi d’imputazione e al sequestro di nove società.
“L’Amministrazione da me guidata, insediatasi da poco più di sette mesi – aggiunge Roccuzzo – fa del rispetto delle regole e dell’assoluta trasparenza la bussola per ogni attività e provvedimento. Per questo, nell’annunciare la costituzione di parte civile nell’eventuale, instaurando processo e nell’esprimere piena fiducia nell’operato degli inquirenti, manifesto la nostra assoluta e incondizionata disponibilità a fornire ogni utile supporto alla loro azione per contribuire a fare chiarezza, con la massima tempestività possibile, sui fatti evidenziati, che ci inquietano ma che, nel contempo, non ci fanno arretrare di un millimetro, anzi rafforzano ulteriormente il nostro impegno quotidiano per la legalità”. Infine, il sindaco annuncia “la convocazione, nelle prossime ore, di un’apposita riunione di Giunta per assumere gli atti amministrativi di nomina di un legale di fiducia, al fine di tutelare l’Ente ove venissero individuati atti lesivi in danno del Comune”.