Alla presenza del segretario nazionale on. Totò Cuffaro e dell’assessore Regionale on. Andrea Messina è stata inaugurata la sede della Democrazia Cristiana a Mirabella Imbaccari, intitolata su proposta dello stesso Cuffaro a Filippo Siciliano, storico e indimenticabile esponente della locale Democrazia Cristiana, più volte sindaco e vice presidente della Provincia.
Dinanzi a una folta platea di simpatizzanti, aprendo i lavori, Giuseppe Siciliano, membro della Direzione Nazionale, ha ringraziato Totò Cuffaro “perché con la Democrazia Cristiana torna la vera politica, legata al territorio e ai bisogni delle comunità, un partito che sceglie democraticamente i propri rappresentanti e che potrà essere una nuova casa politica per quanti fino adesso hanno trovato rifugio nella disaffezione e nel disimpegno”. Dopo gli interventi del vice sindaco di Mirabella Imbaccari David Granato, del commissario cittadino Alessandro Bonura, dei consiglieri comunali di San Cono Nuccio Barbera e di Caltagirone Marco Failla, è stata la volta dell’assessore regionale agli Enti Locali Andrea Messina, il quale ha ricordato l’impegno del suo assessorato per la comunità mirabellese, tra cui anche le ultime iniziative legislative destinate a dare soluzione all’annosa questione degli esuberi nella pianta organica del Comune di Mirabella Imbaccari.
Ha concluso l’incontro Totò Cuffaro, il quale ha sottolineato come la Democrazia Cristiana voglia essere un “partito di valori e principi come la famiglia e l’accoglienza, aperto e plurale che guarda ai giovani e alle donne, ma che soprattutto guarda al futuro”. “Riportare la Democrazia Cristiana nel panorama politico – ha aggiunto – significa dare un alternativa forte e credibile a quanti non si riconoscono nell’attuale sistema politico fatto di populismi ed estremismi”.
Il segretario nazionale della Democrazia Cristiana ha poi citato l’appello ai Liberi e Forti di Sturzo, invitando tutti a impegnarsi per dare al partito la forza necessaria e tornare a impersonare “quel ruolo di cui il sistema politico italiano ha fortemente bisogno”.