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No all’utero in affitto, raccolta di firme a Paternò

Buon avvio a Paternò la campagna promossa da FdI, con in testa il deputato nazionale, Francesco Ciancitto, per dire no all’utero in affitto.

Nel banchetto predisposto in piazza Umberto, oltre un centinaio le persone arrivate, nonostante la giornata piovosa, per lasciare la loro firma a sostegno della proposta di legge che condanna l’utilizzo di madri surrogate e punta a rendere perseguibile la pratica.

«Viviamo nell’epoca delle contraddizioni – evidenzia il deputato Ciancitto -. Dove non possiamo più promuovere la diversità di genere, ma dobbiamo definirci asetticamente “esseri umani” per non offendere nessuno, come se indicare l’uomo o la donna fosse un’offesa. Parliamo di diritto alla maternità mentre ci si dimentica di sostenere le famiglie, come nucleo fondamentale per la crescita dei figli. Diciamo no a tutto questo e nel giorno in cui ricorre la giornata internazionale della famiglia, torniamo a ribadire il nostro no all’utero in affitto.»

Senza preconcetti o salti indietro nel tempo che possano far pensare a idee medioevali, stigmatizzando la scelta come barbara o sorpassata. Qui c’è in gioco la tutela delle stesse donne, trasformate in contenitori per crescere i figli di altre donne. Tutto questo senza tenere in conto il possibile sfruttamento che ne potrebbe conseguire soprattutto nei Paesi più poveri, con donne “pagate” per diventare contenitori, senza tener conto che la gestazione in sé è già un grande atto e dono d’amore.

«Chiediamo il rispetto delle donne. Ed è per questo che ribadiamo il nostro no all’utero in affitto, alle madri surrogate, alla mercificazione del corpo delle donne e dei bambini – conclude il deputato Ciancitto -.»

Con lui, al banchetto per la firma alla proposta di legge a Paternò, anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno e tante donne.

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Redazione