Presentato il progetto “dopo di noi”

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“Il destino dei figli disabili è sempre stata la preoccupazione più grande di ogni genitore”. Lo hanno detto con un nodo alla gola sia il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, sia la dottoressa Rosa Saitta, assistente sociale del Comune, in occasione della presentazione del progetto “Dopo di noi” effettuata ieri nella sala consiliare del Comune.

Un progetto finanziato dalla Regione con l’obiettivo di aiutare le persone con disabilità grave anche successivamente al venir meno delle figure genitoriali.

Per questo alla presentazione, oltre al sindaco ed alla dottoressa Saitta, hanno partecipato il responsabile dell’area Servizi sociali del Comune, avv. Francesca Longhitano ed il dott.  Antonio Salanitri, direttore del Distretto sanitario dell’Asp partner dell’iniziativa.

“Ci inorgoglisce – ha affermato l’avvocato Longhitano in apertura – il fatto che Bronte è uno fra i primi Comuni ad attivare l’iniziativa”.

A spiegare i dettagli del progetto ci ha pensato la dottoressa Rosa Saitta: “Cerca – ha affermato – di rispondere alla domanda che tanti genitori di figli diversamente abili si pongono: dopo di noi chi si occuperà di loro. La legge che oggi ci permette di individuare dei percorsi per cercare di aiutare questi giovani ad acquisire le necessarie autonomie”.

Così l’Ufficio solidarietà sociale, attraverso opportune graduatorie, ha individuato dei giovani diversamente abili che potranno frequentare un centro diurno o usufruire di soggiorni temporanei.

“Questa è una legge di civiltà. – ha aggiunto il dott. Salanitri – Le famiglie con figli disabili affrontano giornalmente problemi enormi e tutto quello che lo Stato potrà fare per loro sarà sempre poco. Questa legge è una conquista e sono lieto che l’iniziativa parta da Bronte con cui esiste grande sinergia. Questo Natale sarà diverso anche grazie ad iniziative simili”.

Sentite le parole del sindaco: “Questo progetto che per fortuna si rivolge a pochi è di grande importanza. Ogni genitore vive il tormento pensando a cosa succederà al proprio figlio disabile quando lui non ci sarà più. Ricordo l’iniziativa di un mio grandissimo amico, l’ingegnere Lo Trovato che a Viagrande ha realizzato un centro destinato ai disabili privi di assistenza. Il fatto che a favore di costoro si riesca a fare qualcosa anche nelle periferie e cosa meravigliosa”.

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Redazione

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