Raniolo rieletto presidente del Consorzio di tutela uva di Mazzarrone Igp

“La mia rielezione è la conferma del buon lavoro fatto ma è anche un’enorme sfida per le responsabilità che questa carica comporta”. Questo il commento di Raniolo a qualche minuto dalla sua elezione che prosegue:” Voglio ringraziare tutti i soci per la fiducia che mi hanno accordato e accolgo questa riconferma come segno di stima e affetto nei miei confronti, come uomo e imprenditore. Oggi segniamo un nuovo punto di partenza che dovrà portare le nostre pregiate uve ancora più lontano come destinazioni geografiche e più in alto come standard di qualità. La partita si gioca sulla fiducia dei consumatori e sull’affidabilità con i partner commerciali”.

Rieletto il 5 novembre scorso per la IV volta, Raniolo ricopre la carica di presidente del consorzio per la prima volta nel 2013, quando i volumi di prodotto commercializzato a marchio arrivavano appena a 496.000 kg, contro i 3 milioni di kg di adesso. Anche il numero dei soci è aumentato considerevolmente, un vero e proprio attestato di fiducia verso il Consorzio, con ben 160 iscritti  attuali. Oggi “l’Uva da Tavola di Mazzarrone Igp” è un prodotto che si trova presso le migliori insegne di supermercati italiani, come  Esselunga, Lidl, Despar, Conad, Coop, Eurospin etc…

Il nuovo CdA è composto da:

  • Giovanni Raniolo –  presidente
  • Antonello Consiglio – vicepresidente
  • Fabio Roccuzzo – vicepresidente
  • Salvatore Fisicaro – consigliere
  • Danio Alba – consigliere
  • Emanuele Bellassai – consigliere
  • Salvatore Chessari – consigliere
  • Paolo Spata – consigliere
  • Giuseppe Cavallo – consigliere

“In questo anno così difficile – ha voluto precisare  Raniolo – il prodotto a marchio ha visto elevare il proprio valore del 20%, rispetto al prodotto non Igp.  Consorzio Igp vuol dire portare qualità sulle tavole dei consumatori, ovvero un’eccellenza che si tramuta in reddito per i produttori. La sfida adesso è quella di raggiungere sempre nuovi mercati con l’uva apirene, senza mai trascurare la coltivazione della regina delle uve, la nostra uva della varietà Italia, che ci permette di essere presente sulle maggiori piazze italiane ed europee da circa 40 anni”.

“A breve lanceremo un progetto che vedrà al centro il censimento delle superfici vitate – ha concluso il presidente – Servirà a fare ordine nel settore produttivo, controllando le coltivazioni di qualità. Vedremo di istituire, se vi saranno i presupposti, una sorta di catasto per favorire solo le zone veramente vocate”.

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Redazione