In Provincia

Riposto, parroco avrebbe negato la Comunione a donna disabile

Leggi l'articolo completo

“Il parroco avrebbe negato la Comunione a mia madre, senza alcuna motivazione plausibile”. Questo quanto accaduto lo scorso 7 aprile nella Chiesa Maria SS del Carmelo di Riposto. A denunciare l’episodio è Maurizio Buscemi Bongiorno, la cui madre è affetta da anni da una grave disabilità psichica.

“Come accade nei giorni in cui col Ministro straordinario stabiliamo di portare la Comunione a mia madre – racconta Buscemi Bongiorno – attendiamo con gioia questo momento. Mia mamma, nonostante le condizioni in cui si trova, sa che è il giorno in cui arriva il Signore. Accendiamo le candele, per lei è come rivivere la sua Prima Comunione. Invece lo scorso 7 aprile, domenica della Divina Misericordia, la nostra attesa è stata delusa. Il ministro straordinario, che da anni porta la comunione a mia madre, mi ha riferito che il parroco, Don Daniele Raciti, lo aveva espressamente proibito. È stata – sottolinea – una grande delusione, soprattutto per mia madre, che si è palesemente afflitta”.

Per Maurizio Buscemi Bongiorno si tratta di un atto riprovevole che non trova alcuna giustificazione. Un rifiuto immotivato che è stato prontamente segnalato alle alte gerarchie ecclesiastiche.

“Anche Papa Benedetto XVI nel 2007 ha esortato il clero ad “assicurare la comunione eucaristica, per quanto possibile, ai disabili mentali, battezzati e cresimati” – prosegue Buscemi Bongiorno – Ho subito informato il Vescovo di Acireale, dal quale mi sarei aspettato un immediato intervento, e ho presentato la vicenda alla Santa Sede, scrivendo anche al Papa. Negare la comunione a un ammalato è un atto gravissimo e niente può giustificarlo. La cura pastorale degli infermi è il cuore della Chiesa e la missione privilegiata di ogni parroco. Tutti i parroci che conosco hanno grandissima attenzione per i malati loro affidati. Negare la comunione a un malato significa ferire il cuore della Chiesa perché il malato è Gesù stesso”.

Buscemi Bongiorno spera che episodi del genere non accadano più. “Per me – conclude – è stato motivo di grande dolore. Colpire me sarebbe stato meno angosciante ma colpire mia madre, una donna ammalata, che è come una bambina dopo tutte le sofferenze che ha vissuto e vive, è stato terribile. Spero davvero che vengano presi provvedimenti seri”.

Leggi l'articolo completo
Redazione

Post recenti

  • Cultura e Spettacolo

Piazza Armerina, BaRock Festival in rosa dal 31 maggio al 2 giugno

Il BaRock Festival, dopo lo straordinario successo dello scorso anno, torna e si tinge di rosa con gli appuntamenti, sempre del…

52 minuti Fa
  • Catania

Borgo, consegnava droga nelle confezioni di dolciumi, arrestato

Non si fermano le attività di prevenzione e repressione dei reati legati allo spaccio di…

6 ore Fa
  • In Sicilia

Gaetano Galvagno, “parlamento sempre più trasparente e più vicino ai cittadini”

"Una cosa la farò subito: abolirò l'auto di servizio per il prossimo ex presidente dell'Assemblea,…

6 ore Fa
  • Catania

Morte prozia, a processo per omicidio

Paola Pepe, la catanese di 58 anni accusata dell'omicidio della prozia Maria Basso, andrà a…

8 ore Fa
  • Catania

Messina, “segreteria, collante tra la politica nazionale e il territorio”

"L'apertura della segreteria politica rappresenta un momento importante perché farà da collante tra la politica…

8 ore Fa
  • In Provincia

Adrano: incendio doloso di due autovetture, due denunce

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno individuato i responsabili dell’incendio doloso…

1 giorno Fa