Si chiama ‘Tigre reale’, il nome dell’operazione antidroga scattata all’alba nel catanese e condotta da oltre 50 carabinieri del Comando Compagnia di Giarre, supportati dai reparti specializzati dell’Arma (Aliquota Primo Intervento del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Catania e del Nucleo Cinofili).
Quattro le misure cautelari in carcere per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Notificati gli avvisi di conclusione indagini preliminari ad altri 16 per i quali non sono state emesse misure cautelari per assenza di esigenze cautelari. E’ emersa una fiorente attivita’ di spaccio, di impronta familiare, con un uomo e i suoi due figli al vertice, e svolto all’ombra e in accordo con esponenti del clan di mafia dei Laudani, Le indagini, condotte da settembre 2019 a giugno 2021, hanno consentito di smantellare il gruppo che gestiva la piazza di spaccio nel quartiere Jungo di Giarre.
Secondo l’accusa, al vertice ci sarebbero stati Maurizio Viscuso, 55 anni, e Stefano Mario Sciacca, 26 anni, quest’ultimo incaricato anche di tenere la cassa; che secondo la ricostruzione, avrebbero messo in piedi un vero e proprio supermarket della droga, fonte giorno e notte di approvvigionamento di cocaina e marijuana, protetto da misure di sicurezza volte a prevenire o eludere eventuali blitz, come telecamere e ‘fortificazioni’ con cancelli, grate in ferro e porte blindate.
Tra i destinatari del provvedimento, Maurizio Viscuso, classe 1968 ritenuto “organizzatore e promotore dell’associazione” ; Stefano Mario Sciacca, del 1998, secondo l’accusa, “organizzatore e promotore”; Giuseppe Viscuso , ritenuto “partecipe; Salvatore Viscuso, classe 1989, ritenuto partecipe.