Approvati due importanti disegni di legge su criminalità organizzata e dipendenze all’ARS
L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato all’unanimità il disegno di legge sugli “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata” e l’adozione del protocollo “Liberi di scegliere”. Questa legge mira a proteggere i minori che decidono di rompere i legami con famiglie coinvolte in ambienti criminali, offrendo loro un’alternativa concreta attraverso un sistema di assistenza sociale integrato e multidisciplinare. L’on. Giuseppe Laccoto, presidente della VI Commissione Salute, ha espresso soddisfazione, dichiarando: “Ringrazio tutti i membri della Commissione per il lavoro svolto. L’unanimità rafforza il valore di questa legge e dimostra che la lotta alla mafia è una priorità condivisa e una responsabilità collettiva delle istituzioni. È una prima risposta concreta per chi vuole costruire un futuro lontano dalla criminalità”.
Contestualmente, l’Assemblea ha dato il via libera anche al disegno di legge contro il crack e altre forme di dipendenza, con una copertura finanziaria di 11,2 milioni di euro stanziati dal governo regionale. Il presidente di Sala d’Ercole, Gaetano Galvagno, ha auspicato che lo stesso spirito di collaborazione si mantenga anche per il ddl “Liberi di scegliere”.
Il nuovo disegno di legge sulle dipendenze prevede la creazione di tre organismi chiave: un Comitato regionale di indirizzo sulle dipendenze (Crid) presso il Dasoe, un Tavolo per la ricerca e il coordinamento partecipato in area dipendenze (Tarcopad), e una Rete regionale diffusa sulle dipendenze, volta a migliorare monitoraggio e coordinazione di azioni e progetti. Sono inoltre previste unità mobili per interventi di assistenza sul territorio, che eseguiranno screening tossicologici e sosterranno le zone più colpite dal fenomeno della tossicodipendenza.
La legge si estende anche alle carceri, dove saranno istituite Equipe integrate multidisciplinari per la cura di adulti e minori tossicodipendenti. Nasceranno anche Comunità terapeutiche residenziali e semiresidenziali e Centri ad alta soglia per il trattamento di persone con doppia diagnosi, affette da problemi fisici e psichiatrici legati alla dipendenza. L’ultimo punto del disegno di legge riguarda il reinserimento sociale e lavorativo, con percorsi rieducativi e formativi promossi dalla Regione Siciliana per offrire una via d’uscita concreta a chi è vittima di dipendenze.