Csm: ‘criteri guida per uso dei social da parte delle toghe’
Definire i “criteri guida” per la comunicazione via ‘social’ da parte dei magistrati: la chiede il consigliere laico del Csm Ernesto Carbone (Iv) che ha indirizzato al Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura la richiesta di aprire una pratica proprio su questo tema, promuovendo anche una discussione sull’argomento.
La richiesta, a quanto si apprende, si fonda sulla necessità di fare chiarezza sul tema dell’utilizzo che i magistrati possono fare dei ‘social’, al fine di garantire uniformità e parità di trattamento tra essi, relativamente al diritto di esprimere e diffondere le proprie opinioni mediante tali strumenti, e definendo dunque, anche la natura degli stessi ‘social’, se siano da considerare strumenti per l’espressione della vita privata, oppure della vita pubblica dei magistrati.
Tra le ultime polemiche sull’utilizzo dei social da parte dei magistrati, quella che ha riguardato la giudice di Catania Iolanda Apostolico. Nella richiesta avanzata da Carbone, comunque, non si fa riferimento ad alcun caso specifico ma al tema in generale.