“Secondo l’ultima rilevazione Eurostat, in Sicilia, il tasso di disoccupazione giovanile (età compresa tra i 14 e i 29 anni) al 31 dicembre 2021 si è attestato al 40%, a fronte di una media nazionale del 26,8 per cento e di una media europea del 13 per cento. Si tratta, purtroppo, di un dato che colloca la nostra Regione al primo posto tra quelle italiane e tra le prime regioni europee, per tasso di disoccupazione giovanile. Col perdurare delle condizioni di estrema fragilità del tessuto socio-economico assistiamo ad un inarrestabile processo di desertificazione giovanile della Sicilia. Non una mobilità su base volontaria in funzione di una crescita di vita ma spinta dalla necessità di trovare un lavoro per vivere, con scarse possibilità di ritorno nel luogo di origine. Il nostro territorio disperde, così, la sua risorsa più pregiata”. Lo dichiara Totò Cuffaro, commissario regionale della Dc.
“I giovani sono la speranza del domani! Non si può costruire il futuro senza giovani, senza di loro non ci sarà proprio il futuro! Le Istituzioni hanno il dovere morale prima che politico di favorire le condizioni necessarie ad invertire la direzione di marcia. In questo senso – prosegue – il nuovo Programma Regionale FSE+ Sicilia 2021/2027, approvato da parte dalle Commissione Europea nell’agosto scorso, con la sua dotazione finanziaria di 1,5 miliardi, rappresenta una straordinaria opportunità da utilizzare al meglio per la piena realizzazione delle politiche sociali, giovanili e del lavoro di cui la nostra regione necessita”
“Sono certo che il Governo e l’amministrazione regionale, sotto la guida del Presidente Schifani sapranno mettere in campo il massimo impegno affinché una trasparente ed efficiente gestione del Programma Regionale FSE+, attraverso le sue azioni a sostegno dei giovani e del disagio sociale, possa facilitare l’accesso al mondo del lavoro e contrastare la piaga del precariato così come gli esodi per necessità. Bisogna lavorare per promuovere e coltivare la speranza dei nostri giovani, sostenendoli nel guardare alla loro vita come ad una promessa e non come una fregatura. Una promessa di futuro che radica la sua certezza in una esperienza da favorire e sostenere nel presente. E’ la prospettiva che in qualche modo mi anima nel tentativo di coinvolgere attivamente tanti giovani nel percorso politico della nuova ‘Democrazia Cristiana’, fornendo loro un luogo di espressione, di confronto e di impegno per il bene comune”.