Catania

La Vardera, “in commissione sanità abbiamo difeso i lavoratori COVID”

“In commissione sanità abbiamo difeso a spada tratta i lavoratori COVID a cui scade il contratto giorno 31 dicembre”. Lo afferma Ismaele La Vardera che oggi ha preso la parola in commissione sanità alla presenza dell’Assessore al ramo Giovanna Volo. “La maggioranza si metta d’accordo su quello che intende fare con gli operatori sanitari, informatici e amministrativi che hanno fatto un grande lavoro durante il periodo del COVID e a cui scade il Contratto giorno 31 dicembre. Ho assistito, afferma il deputato La Vardera, ad un ingeneroso ben servito dall’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo ex presidente della commissione sanità, che ritiene che i suddetti lavoratori del Comparto sono ‘troppi'”.

La risposta non tarda ad arrivare da parte dell’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo: ”Non corrisponde al vero quanto dichiarato dal deputato Ismaele La Vardera rispetto a un mio intervento in commissione Salute all’Ars. Non ho assolutamente detto di ritenere ‘troppi’ gli operatori medici, sanitari e amministrativi impegnati per l’emergenza Covid, così come mi viene falsamente attribuito dal collega”.

“Ma, parlando degli hub vaccinali, ho detto, e lo ribadisco, di ritenere spropositati sia i costi, circa tre milioni di euro al mese, sia i numeri del personale impegnato alla Fiera di Palermo: un totale di 498 unità tra cui, giusto per avere un’idea, 119 assistenti amministrativi, 241 assistenti tecnici periti informatici, 41 collaboratori ingegneri professionali, 15 collaboratori amministrativi. In considerazione della notevole riduzione delle vaccinazioni mi sembra eccessivo continuare a tenere l’hub in piedi con questo personale, anche perché medici e infermieri potrebbero essere utilizzati in altri reparti in grande difficoltà”, conclude.

Per il presidente della commissione Sanità all’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Laccoto: “I siciliani legittimamente pretendono una sanità migliore – ha dichiarato Laccoto – e la politica deve avere la capacità e il coraggio di compiere scelte che innalzino la qualità dei servizi sanitari. In particolare, bisogna sfruttare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per modernizzare e implementare i servizi di diagnosi e cura, investire sul digitale per ridurre i tempi di attesa per visite, esami e ricoveri e, soprattutto, procedere con le assunzioni del personale medico e infermieristico dando priorità ai servizi di emergenza”. Riguardo il personale a vario titolo impiegato in due anni di lotta al Covid, il presidente della commissione Salute ha affermato che “la proroga dei contratti è quantomai opportuna, per salvaguardare le professionalità acquisite in ambito sanitario e procedere con l’adeguata riqualificazione anche per colmare alcune carenze nei reparti o nei pronto soccorso”.

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Redazione