Per arrivare alla cattura di Matteo Messina Denaro “non abbiamo consultato il database oncologico: abbiamo fatto degli accertamenti molto molto complessi grazie alla collaborazione del Ministero della Salute, che ovviamente non era informato sul perchè stessimo facendo gli accertamenti”. Lo ha spiegato a Rai News24 il colonnello Lucio Arcidiacono, comandante del primo reparto investigativo del Ros dei carabinieri.
“Siamo partiti da un’ipotesi iniziale poi meglio sviluppata nel tempo e poi abbiamo consultato tutta una serie di flussi informativi che arrivano a livello centrale e siamo arrivati al particolare, ma analizzando migliaia e migliaia di dati su tutto il territorio nazionale”.
“Fino a poco tempo fa – ha specificato – non avevamo cognizione diretta del fatto che Messina Denaro fosse in Sicilia, quindi abbiamo fatto accertamenti a livello nazionale e avevamo anche sospetti che fosse all’estero. Quando poi abbiamo trovato quello che speravamo di trovare abbiamo ristretto il campo e abbiamo acquisito elementi che sono stati determinanti e ci hanno fatto prendere la strada giusta”, ha concluso Arcidiacono.
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