“Avevamo detto che il Ponte sarebbe stato finanziabile anche con i fondi strutturali messi a disposizione dal bilancio dell’Unione europea e così è. Lo Stato risparmierà 2,3 miliardi di euro, che vengono recuperati dal Fondo di sviluppo e coesione: 718 milioni arrivano dalla quota del fondo destinata alle amministrazioni centrali e 1.600 dalla quota destinata alle regioni Calabria e Sicilia”.
“Fondi europei che sono destinati proprio allo sviluppo delle regioni, e per quanto riguarda la Sicilia troppo spesso non spesi interamente. Quindi, bene che grazie all’emendamento del governo alla manovra verrano impiegati per un’opera di straordinaria importanza, il Ponte sullo stretto, invece che restituiti a Bruxelles”. Così Annalisa Tardino, europarlamentare e commissario della Lega Salvini Premier in Sicilia.
“Non ci sorprendono le critiche del PD, con in testa il segretario regionale Barbagallo, da sempre contrari allo sviluppo della Sicilia e con esso al Ponte, che definitivamente ci collegherà al continente – aggiunge – Ci lasciano perplessi, invece, le dichiarazioni di Forza Italia, considerato che proprio Silvio Berlusconi aveva riportato al centro del dibattito italiano la questione del Ponte. Evidentemente gli insegnamenti del loro leader sono stati dimenticati troppo in fretta ed oggi i suoi esponenti sono solo interessati a fare scaramucce”.
“Fondi europei e fondi statali, a disposizione della Sicilia, ma non fondi siciliani, consentiranno la costruzione dell’opera, vittima come altre dell’immobilismo e dei no che in questi decenni ci hanno tristemente qualificato. Orgogliosi del ministro Salvini e del governo Meloni per la determinazione con cui si stanno battendo a favore del Sud e dei siciliani”.