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Precari Covid: coordinamento, “ingiustizia figlia del personale convincimento”

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"Spiace che l'assessore abbia scambiato dei post presenti su Facebook e degli articoli di giornale come atti di interpretazione autentica"

“Quella a cui stiamo assistendo è un’ingiustizia figlia del personale convincimento dell’assessore Volo riguardo un dubbio interpretativo maturato nella definitiva distinzione tra personale amministrativo e personale tecnico. Spiace che l’assessore abbia scambiato dei post presenti su Facebook e degli articoli di giornale come atti di interpretazione autentica; sembra infatti non aver mai pvoloensato di chiedere un parere interpretativo alla Funzione Pubblica della norma contenuta nel Decreto Milleproroghe, come di fatto sta accadendo in altre regioni”.

Lo dice il Coordinamento regionale del comitato lavoratori emergenza covid-19 Sicilia. “La direttiva con cui la Volo ha concesso alle aziende sanitarie e ospedaliere la possibilità di prorogare la durata dei contratti, sulla base del fabbisogno delle rispettive piante organiche, ha scatenato un effetto domino di contestazioni, a causa delle differenze di trattamento maturate da provincia a provincia e con la totale esclusione dei lavoratori del comparto tecnico (informatici e ingegneri) – aggiunge il coordinamento – I casi limite riguardano Agrigento e Catania con rispettive proroghe di 10 e 15 giorni, mentre Palermo e Messina non registrano alcun rinnovo in questa triste classifica”.

“Trapani è invece la provincia che vanta il rinnovo più lungo con 3 mesi, seguita da Ragusa (2 mesi) e infine Enna e Siracusa con un solo 1 mese”. Il coordinamento annuncia che “nei prossimi giorni si tornerà a manifestare in piazza. Siamo tutti stati reclutati per svolgere funzioni amministrative all’interno delle varie ASP e inquadrati all’interno della macro area del ‘personale amministrativo’ del comparto sanitario. Per questo motivo troviamo infondata e dannosa la discriminazione tra personale amministrativo e tecnico. Un duro colpo per le comunità interessate e per il servizio sanitario regionale, già in crisi nei suoi servizi essenziali, che dal 1 marzo sta vedendo compromessi servizi essenziali a causa delle fuoriuscita di questo personale, come raccontato da diverse testate giornalistiche”.

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