In Sicilia

Precari Covid: intesa sulle stabilizzazioni, ma 13 sigle sindacali non firmano

Siglato tra Regione siciliana e alcune organizzazioni sindacali il protocollo di intesa per la stabilizzazione del personale precario impiegato durante l’emergenza Covid. Il documento firmato oggi a piazza Ottavio Ziino consentira’ di assumere a tempo indeterminato il personale, dirigenziale e non dirigenziale, sanitario, sociosanitario e amministrativo reclutato dagli enti del servizio sanitario nazionale, anche con contratti di lavoro flessibile e anche qualora non piu’ in servizio; e il personale che abbia maturato, o che maturera’ al 31 dicembre 2024, alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022.

Un primo passo importante per cui abbiamo lavorato ininterrottamente e concretamente – dice l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – guidarci verso questo risultato, assieme ai sindacati firmatari, la volonta’ di rafforzare strutturalmente i servizi sanitari regionali oltre a quella di valorizzare appieno la professionalita’ acquisita da questi lavoratori, che hanno sostenuto la nostra sanita’ nel momento piu’ complicato. Nuove opportunita’ si apriranno per loro anche con la realizzazione della rete territoriale prevista dal Pnrr”.

A firmare il protocollo le organizzazioni sindacali Cimo, Cisl Medici, Cisl Fp Sicilia, Ugl Salute Sicilia e Fedir. Il processo di stabilizzazione dovra’ avvenire sempre in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni degli enti e delle aziende (compresi l’Ircss “Bonino Pulejo” e l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia) e nei limiti di spesa. Definiti anche i criteri di priorita’ con cui si procedera’ alle stabilizzazioni, cominciando da quanti al momento della pubblicazione dell’avviso di ricognizione, saranno in servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato presso l’Azienda procedente. A seguire, in caso di ulteriori posti disponibili, la precedenza e’ riconosciuta via via ad altri dipendenti, secondo principi di precedenza stabiliti dal protocollo.

Resta ferma la possibilita’ per le aziende, fino al completamento dei percorsi di stabilizzazione, di garantire il mantenimento in servizio del personale ritenuto necessario per assicurare la continuita’ nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Per il restante personale, escluso dalle procedure di stabilizzazione e che abbia maturato almeno sei mesi di servizio durante il periodo dell’emergenza, le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale sono autorizzate a riconoscere un punteggio premiale nella valutazione curriculare pari a 0,3 per mese, sino ad un massimo di 7 punti.

Intanto 13 sigle sindacali  “non hanno ritenuto opportuno sottoscrivere il protocollo d’intesa sulla stabilizzazione dei precari” proposto dall’assesorato regionale alla Salute. Si tratta dei sindacati Fp Cgil Sicilia, Uil Fpl Sicilia, Fials, Nursind Cgs, Cisal, Confintesa, Anaao, Fvm, Uil Fp Medici, Fp Cgil Medici, Nursind Up, Fials Medici, Fassid. Le organizzazioni in una nota diffusa al termine del confronto hanno spiegato le motivazioni del mancato accordo. Intanto la “mancata sospensione delle procedure di mobilità e dei concorsi in itinere, in attesa della definizione delle procedure di stabilizzazione”. Quindi chiedono “certezze sulla proroga dei contratti in corso”. E ancora, le sigle rivendicano la “possibilità di mantenere in servizio su posti vacanti il personale del ruolo tecnico e professionale in attesa di ulteriori disposizioni normative”. Infine protestano per la “mancata garanzia di pari opportunità per il personale in atto non più in servizio”.

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Redazione