“L’attuazione della rete territoriale di assistenza, con l’attivazione di case e ospedali di comunità e delle Centrali operative territoriali (Cot), fornirà un’occasione utile per il recupero delle professionalità rappresentate dal personale amministrativo e tecnico impiegato nell’emergenza Covid che, nell’immediatezza, non può essere inserito nelle piante organiche degli enti e delle aziende del servizio sanitario regionale pubblico”. Lo afferma il presidente della Regione Renato Schifani. “Assessorato, governo regionale e Ars lavoreranno insieme per trovare, in tempi accettabili, la via amministrativa e legislativa più adeguata per raggiungere questo obiettivo, nel rispetto delle procedure di selezione per l’accesso alla pubblica amministrazione previste dalla nostra Costituzione”, ha detto il governatore.
“Nelle strutture territoriali – aggiunge l’assessore alla Salute Giovanna Volo – è previsto che siano portate avanti attività di telemedicina e, soprattutto, il potenziamento e l’utilizzazione dei fascicoli personali elettronici, per questo siamo convinti che potremo valorizzare la preziosa esperienza sul campo di questi lavoratori”. “Non è nostra intenzione gettare fumo negli occhi a nessuno – conclude il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno – ma dobbiamo lavorare in sinergia per avviare un percorso di stabilizzazione di questi lavoratori, che di fatto rappresentano ormai un bacino, prevedendo però criteri equi che rispettino anche i diritti acquisiti di quanti sono già precari nelle Asp da oltre dieci anni”.
Intanto il parlamentare del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana, Nello Dipasquale, commentando gli ultimi risvolti della vicenda dei precari amministrativi e tecnici dell’emergenza Covid ha detto che “sulla proroga dei precari Covid manca la volontà politica della maggioranza di centrodestra non le risorse che, qualora la Regione volesse, potrebbero essere stanziate”.
“Con le parole dell’assessore alla Salute Giovanna Volo – afferma il deputato – cade il velo di ipocrisia del governo regionale sui precari Covid e la realtà, che già avevo denunciato la scorsa settimana in occasione della seduta di commissione all’Ars, si palesa per quello che è: la destra ha deciso di abbandonare al loro destino uomini e donne che hanno dato tutto contro il Covid”.
“La destra, dopo avere portato avanti una campagna elettorale sulla pelle di questi lavoratori, ora li abbandona – aggiunge Dipasquale -. Nessun atto concreto è stato portato avanti dal governo regionale per dare un futuro a questa platea, cosa che è possibile fare aumentando le dotazioni organiche delle aziende sanitarie. Quelle dotazioni organiche oggetto di una ricognizione ‘last minute’ e assolutamente tardiva in assessorato”. Secondo Dipasquale, infatti, “il governo avrebbe dovuto muoversi già all’indomani della prima proroga”, scattata a fine dicembre 2022.