Il centrodestra, guidato da Fratelli d’Italia, che vince le elezioni in Italia e fa da apripista ad un’esperienza simile anche in Spagna. E’ l’auspicio di Giorgia Meloni che, in un’intervista all’Efe, spiega i rapporti con Vox: “Ho avuto una lunga telefonata con Santiago Abascal, come spesso accade. Siamo uniti dal rispetto reciproco, dall’amicizia e dalla lealtà. Ci diverte il fatto che in Italia la sinistra usi Vox per attaccare FdI e viceversa in Spagna”. Parole che arroventano il clima nell’ultimo scorcio di campagna elettorale: “Vox è veramente un partito neofascista – punta il dito Carlo Calenda -. Io non ho mai evocato l’allarme democratico ma se la Meloni si mette a dire che vuole Vox al governo, che domani la Le Pen, Orban, magari l’AFD, attenzione perché lì c’è gente che è fascista dichiarata”. Per Meloni “la concretezza e il pragmatismo dei conservatori sono molto più efficaci delle ricette ideologiche della sinistra” e sono in grado di garantire al Paese “un forte cambiamento” affrontando “la priorità assoluta” di “sostenere le famiglie e le aziende in questa terribile fase di aumento dei prezzi e dell’energia”.
“E’ una campagna elettorale molto bella, l’entusiasmo che ho trovato è la benzina migliore che può sperare di avere una forza politica che si candida a guidare il governo, se gli italiani, i siciliani e i palermitani ci daranno una mano”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a Palermo nel corso del suo intervento sul palco del Politeama. “Siamo il fanalino di coda per crescita in tutte le classifiche, non sappiamo se abbiamo sconfitto la pandemia, abbiamo una guerra alle porte dell’Europa, aumentano i costi di materie prime ed energia. Non è una situazione facile, proprio per questo – ha aggiunto – non possiamo permetterci una classe politica di gente che butta miliardi per comprare, per esempio, banchi a rotelle. E’ il tempo di una politica seria che ha il coraggio di concentrare le risorse sulle cose che servono che ha un’idea di sviluppo industriale e vuole creare crescita”.
“Qui in Sicilia portiamo avanti anche il governo della Regione Siciliana, ottimamente detenuto da Musumeci e ora rappresentato da Renato Schifani, uomo di grande esperienza, che è l’unico candidato del centrodestra alla presidenza della regione”. Ha sottolineato Giorgia Meloni. “E’ una buona notizia se riconfermiamo il centrodestra al governo della Sicilia e se Fratelli d’Italia, come sembra, sarà più forte rispetto agli ultimi cinque anni”, ha aggiunto.
“Saremo in continuità e sarà una staffetta con Musumeci”, “noi del centrodestra non accettiamo lezioni di antimafia da nessuno”. “La sinistra, come sempre quando si avvicina a una sconfitta elettorale, si accinge ad adottare strategie del terrore: fare preoccupare gli italiani”. Lo ha detto il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana, Renato Schifani. Sulla polemica con il vice segretario nazionale del Pd Peppe Provenzano sui fondi del Pnrr. “Se Provenzano teme qualcosa vada in Procura e dichiari quello che sa – ha osservato Schifani -. Noi siamo persone oneste e trasparenti. Il centrodestra non accetta lezioni di antimafia da parte di nessuno”. “La povertà si abolisce con il lavoro. Il reddito è di solidarietà a chi non ce la fa. Bisogna stare attenti perché la misura non ha funzionato. Quante persone sono state accompagnante al lavoro dopo il reddito?”.
“Si è svolto regolarmente il comizio che questa sera ha visto a Palermo l’onorevole Meloni su un palco allestito a Piazza Politeama senza che si registrassero turbative al suo regolare svolgimento. Un gruppo di circa cinquanta aderenti a gruppi antagonisti ha cercato di raggiungere Piazza Politeama con l’intento di creare turbative all’iniziativa elettorale. L’articolato dispositivo di ordine e sicurezza pubblica disposto dalla Questura nel perimetro esterno della piazza e che ha visto un significativo impiego delle Forze dell’ordine ha consentito di intercettare a debita distanza dal luogo del comizio il citato gruppo di contestatori, non consentendo loro di raggiungere la piazza”.
“I cordoni delle Forze dell’ordine hanno evitato, attraverso i dispositivi di sbarramento, che da tale manifestazione potessero derivare potenziali disordini. Nei frangenti un operatore della Digos è stato raggiunto al volto da un pugno sferrato da uno dei manifestanti, mentre in un altro frangente un manifestante veniva bloccato dopo avere lanciato una bottiglia nei confronti delle Forze dell’ordine e la sua posizione in questi momenti è al vaglio degli investigatori”. “Sono state realizzate continue riprese da parte degli operatori della Polizia Scientifica, attraverso il cui esame sono in corso le operazioni di identificazione utili al successivo deferimento dei responsabili di episodi violenti all’Autorità Giudiziaria”.